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Questa sera si gioca: la sesta giornata di Serie A parte con Juventus-Lecce. I giallorossi, per la prima volta nella loro storia, vanno a Torino davanti ai bianconeri. Impatto incredibile della squadra in questa Serie A, dato che si trova stabilmente al terzo posto in graduatoria.

La Juve, invece, quarta, vuole reagire. Dopo il KO del Mapei contro il Sassuolo, i bianconeri non possono permettersi passi falsi. Allegri potrebbe fare a meno di Vlahovic, lanciando dal primo minuto Milik, mentre ci sarà posto per Chiesa. Il serbo e l'italiano sono due calciatori lanciati nel grande calcio da Corvino, oggi uomo mercato del Lecce.

Il responsabile dell'area tecnica è stato intervistato dal Corriere della Sera. Nell'edizione odierna, ha commentato il grande avvio di stagione del suo Lecce, l'impatto di D'Aversa e le potenzialità di Nikola Krstovic:

Pantaleo Corvino sulla filosofia e i risultati del Lecce

“Idee e creatività, è l’unico modo. Chi mostra subito qualità importanti ha costi proibitivi. Andiamo oltre, proviamo a capire le potenzialità di un ragazzo. Intravedere è un’arte. I risultati sono frutto del lavoro fatto dalla società e da mister D’Aversa”.

Pantaleo Corvino commenta l'impatto di Nikola Krstovic

"Ha il senso del gol di Vlahovic. Ho i miei parametri. Quando osservo un ragazzo guardo la sua destrezza con la palla. La facilità con cui gli riescono le giocate".

Pantaleo Corvino sul lavoro di Roberto D'Aversa

"Conoscevo la sua cultura del lavoro, sceglierlo è stato facile. È l’uomo giusto al posto giusto".

Pantaleo Corvino sul rapporto con Dusan Vlahovic e Federico Chiesa

"Federico ce lo portarono che aveva 12 anni. Penso di essere stato importante per la sua crescita. A lui e a Dusan voglio molto bene. Loro me ne vogliono meno, ogni volta che li affronto segnano sempre".

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