Coda: "Credevo che con il nuovo modulo avrei segnato di meno. Hjulmand e Rodriguez..."
L'HISPANICO
Massimo Coda, attaccante del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha raccontato il momento che sta vivendo ed i suoi obiettivi per il futuro.
MOMENTO. “Viaggio allo stesso ritmo della stagione passata, credevo che, passando dal 4-3-1-2 al 4-3-3, avrei segnato meno, perché svolgo altri compiti tattici. Non mi illudo che in ogni incontro mi girerà tutto bene, come è successo contro il Parma. Ho segnato di testa e con tutti e due i piedi”.
TRIPLETTA - “Non mi sembrava vero contro il Parma arrivavo con facilità al tiro. Continuo a vivere alla giornata, pensando alle critiche subite quando ho prestato qualche occasione”.
RINNOVO - “Sono in scadenza a giugno 2022. A breve parlerò con il direttore Corvino”.
MISTER BARONI - “Rispetto alle altre esperienze è cambiato tantissimo. Ho scoperto un altro tecnico, con una vocazione molto più offensiva. Punta ad attaccare gli avversari sino alla loro area, esalta l’aggressività e in allenamento ci fa divertire. Anche io sono cambiato, oggi sono più maturo, non viso solo per il gol. Il mister mi sprona mi dice di non accontentarmi e di provare a segnare pure qualche rete sporca, di quelle semplici”.
PROMOZIONE - “Siamo davvero esplosivi in attacco. Ma preferirei che la squadra risultasse meno perforata con una difesa di ferro quasi sempre si vincono i campionati. Il lizza ci siamo noi, il Brescia e il Benevento”.
NUMERO DI GOL - “Tenterò di nuovo di arrivare al tetto di 25 reti che Corvino ha fissato pure quest’anno per un bonus speciale. Di Mariano e Strefezza sono straordinari fornitori di assist metto un premio speciale per chi mi detterà 10 passaggi vincenti. Per vincere la classifica cannonieri sarà una lotta avvincente. Tra i soliti noti metto in prima fila Dionisi e i miei due partner speciali Lapadula e Donnarumma. Poi ci sono i giovani come Mulattieri che mi ha fatto una grande impressione. Osservati per ora solo in tv mi sono piaciuti anche Colombo e Lucca”.
COMPAGNI. “Strefezza, Gendrey e Hjulmand meriterebbero di giocare in A, pure lo stesso Di Mariano. Hjulmand è al centro dei nostri sfottò: lo chiamiamo la biondina, perché gli diciamo che si è imborghesito rispetto a qualche mese fa quando randellava gli avversari”.
RODRIGUEZ - “Pablo deve tornare a giocare spensierato, a fare le cose semplici, senza avvertire il peso dei 6 gol segnati lo scorso anno. I tifosi lo hanno un po’ pompato e lui va in campo per strafare”.