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Le prime quindici giornate di campionato lasciano una certezza: questo Lecce ha una identità. Il merito? In primis, di mister Baroni e del suo staff, poi anche dei calciatori. Inizialmente e nel corso delle giornate, si è storto il naso perché di occasioni e gol ne sono arrivati pochi. Però, tutti hanno potuto constatare la forza di questa squadra: la sua solidità. Questo Lecce è scaltro, gagliardo, determinato e attento. Caratteristiche che mancavano da decenni e anche più nella squadra giallorossa in massima serie. Nella stagione 2019/2020, alla quindicesima giornata, il Lecce aveva già subito 29 gol.  Nella stagione 2011/2012 le reti subite alla quindicesima giornata erano 26, mentre, nel campionato precedente, con la guida di mister De Canio, sempre alla quindicesima, i gol subiti erano 31.

Si sente il coro di persone, anche più grandi, che raccontano di non aver mai visto un Lecce così solido. La forza difensiva fa paura a tutte le diciannove compagini perché i giallorossi sono difficili da affrontare, nonostante un dato “strano”. Tolta la partita contro la Sampdoria, nelle restanti quattordici gare la squadra di mister Baroni ha subito almeno un gol. Il primo clean sheet contro i doriani, però, fa ben sperare per il futuro. Il mister, in questo, è stato micidiale. Creare una piccola grande corazzata, nel suo primo anno in Serie A, è difficilissimo. Eppure, eccoci qui. Il Lecce, dopo quindici giornate, ha subito solo 17 reti con una media di 1,13 gol a partita. Incredibile. 

Il Lecce ha una sua identità. Il dato negativo, invece, riguarda le realizzazioni: 14 gol siglati. In realtà, rivedendo bene le statistiche generali, tralasciando gli expected goals, il Lecce è perfettamente in linea con i numeri della massima serie. I compagni nella lotta salvezza non fanno meglio, anzi. Per classifica, partendo dal basso, Hellas Verona 12, Sampdoria 6, Cremonese 11, Spezia 14, Sassuolo 15, Monza 16, Empoli 12, Salernitana 19. Basterebbe soffermarsi su questi dati per capire che i giallorossi stanno facendo benissimo. In questa mini classifica, dal dodicesimo all’ultimo della classe, ci sono solo tre squadre ad aver fatto meglio: Sassuolo, Monza e Salernitana. Parliamo di uno scarto, soprattutto, nei confronti delle prime due, veramente minimo. 

Le fondamenta per fare un gran campionato ci sono tutte. Mister Baroni, nonostante qualche passo falso, soprattutto per atteggiamento, in partite come Bologna e Juventus, ha sempre tenuto la barra dritta. Con intelligenza è riuscito a tornare sui suoi passi, quelli delle prime giornate. Ora, la strada è tracciata e noi abbiamo una voglia matta di vederla percorrere

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