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Intervistata nell'ambito di #PLRadio, format di approfondimento sul calcio a Lecce di Pianetalecce, la socia e consigliere d'amministrazione Silvia Carofalo ha parlato di sé e della sua esperienza in giallorosso: "Mi manca la gente, quella del tempo libero, l'incontro con gli amici, ma soprattutto il calcio perché si aspettava il fine settimana per incontrarsi tutti quanti e per far battere di più il cuore per quello che era la gioia per una partita della squadra del cuore".  La lady giallorossa ha poi specificato come l'attività per il Lecce non sia sia esattamente fermata: "La mente è sempre occupata perché anche se non c'è il calcio giocato ci sono una serie di argomentazioni che vanno affrontate. L'azienda Lecce è molto complicata, non facile e non è sicuramente quella che leggiamo sui giornali".  Sulla tifoseria: "Abbiamo una tifoseria meravigliosa ed è una gioia da tifosa, dirigente e socia del Lecce vedere tanta gente in trasferta. Siamo molto seguiti e dobbiamo ritenerci molto soddisfatti". Una considerazione sulla salentinità: "Ha aiutato nel progetto iniziale per far ripartire la Società. Nello scenario nazionale si sta perdendo l'idea di club guidati da soci italiani, prima accadeva solo nell'ambito dei giocatori stranieri. Questa salentinità ci ha permesso di mettere in campo l'orgoglio, intanto, di far rinascere la squadra con l'obiettivo di riportarla nel calcio che conta. Siamo persone che si sentono fortemente salentine e che ci tengono ad esportare questo concetto della salentinità". Infine la promozione che le è piaciuta di più: "La promozione dalla C alla B è stata quella che mi ha emozionato di più. Il motivo è semplice: questa compagine sociale aveva vissuto anche il momento negativo della mancata promozione e pertanto quando si stava li che bisognava finire il campionato e ci si è resi conto che ce la potevamo fare, avevamo paura che avvenisse qualcosa. Quando siamo stati promossi, e il primo obiettivo della Società era stato raggiunto, cioè quello di tornare ad un calcio che conta, c'era una doppia gioia: promozione e primo obiettivo centrato". 

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