Malagò e l'intercettazione: "I presidenti di Serie A sono dei delinquenti veri"
LA CHIAMATA
Una telefonata tra il presidente del Coni Giovanni Malagò e l'ex a.d. di Sky Italia Andrea Zappia, risalente al giugno 2020, è finita negli atti di un'inchiesta della procura di Milano sui diritti televisivi. Ecco le sue parole riportate da Repubblica:
“I presidenti dei club di Serie A delinquenti veri. La Lega di via Rosellini è un'organizzazione di diritto privato... perché altrimenti li arrestavano tutti perché li avevano trovati colpevoli di corruzione sei anni fa. Preziosi è un vero pregiudicato, mentre Lotito è il capo. E i nostri amici, Juventus e Roma, sono colpevoli quanto lui. Perché alla fine o per un motivo o per un altro, hanno rinunciato a lottare o lo hanno assecondato e sono diventati complici delle sue avventure...".
Malagò e Zappia parlano, tra l'altro, di una vecchia indagine del 2014, su una precedente asta dei diritti tv, con conseguente maxi multa dell'Antitrust a Mediaset, Infront, Sky e Lega per intesa lesiva della concorrenza. Da qui la frase, a proposito della Lega:
"Se non fosse un'organizzazione di diritto privato li arrestavano tutti perché li avevano trovati colpevoli di corruzione sei anni fa... E invece con i soldi ci fanno il cazzo che vogliono: se li vogliono regalare tra di loro, portarli in Svizzera...".
La risposta di Enrico Preziosi, però, non si è fatta attendere ed è arrivata tramite un’intervista rilasciata ad Ansa. Ecco di seguito le parole dell’ex Patron del Genoa:
“Il fatto che oggi Malagò mi giudichi un pregiudicato mi sorprende perché anche mesi fa ci siamo incontrati e abbracciati. Mi sembra che lui si debba difendere da un’accusa di corruzione, forse il delinquente è lui.
Lui si erge a giudice di quello che noi siamo, visto che tira in ballo i presidenti della Serie A e anche Lotito. Non riesco a capire come possa fare così un essere umano, ci siamo rivisti tante volte e ci siamo sempre abbracciati, forse abbracciava un delinquente”.