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Che Remi Oudin fosse particolarmente ispirato lo abbiamo capito dopo appena 2 minuti di gioco. Il francese, infatti, ha recuperato palla, piroettato come al suo solito con la sfera tra i piedi e messo al centro per Assan Ceesay, abile a battere il portiere avversario ed a regalare il vantaggio ai giallorossi. Peccato, però, che il direttore di gara abbia giustamente fermato tutto a causa di un fuorigioco della punta gambiana, di poco al di là rispetto all’ultimo difensore bianconero.

L’esterno francese, in ogni caso, ha giocato la miglior partita da quando è arrivato a Lecce la scorsa estate. Sicuro di sé in fase di possesso e generoso quando si trattava di correre all’indietro per provare a fermare le scorribande dei giocatori juventini.

Remi ha iniziato da esterno, dispensando ottime giocate ed a tratti inventando calcio. Nella seconda frazione di gioco, dopo l’ingresso in campo di Federico Di Francesco, mister Baroni lo ha spostato nel nuovo ruolo di mezz’ala. Lì, in quella porzione di campo, l’ex Bordeaux ha licenza d’agire un po' come gli pare, di svariare da destra verso sinistra, sempre dando una mano in fase difensiva.

Oudin ha chiesto palla, ha imbucato ed, ad un certo punto, ha imbeccato Ceesay con un velo d’altissima classe. Purtroppo, però, in quell’occasione Bonucci è stato più abile dell’attaccante e lo ha fermato in calcio d’angolo.

Baroni ha una nuova freccia nel suo arco e, per fortuna, ha capito come meglio impiegare un giocatore dal passo elegante e dai piedi educati. Contro il Verona servirà una grande prestazione da parte di tutti, in una partita che potrebbe decidersi anche grazie ad un episodio. Finalmente i calci piazzati hanno senso d’esistere, perché a batterli c’è Remi Oudin: un francese che ha una voglia matta di stupire la Serie A. 

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