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Joan Gonzalez, centrocampista del Lecce, ha rilasciato un’intervista ad un quotidiano online in lingua catalana. Ecco di seguito le sue parole:

Raccontaci come un ragazzo delle giovanili del Barça raggiunge le giovanili del Lecce e improvvisamente sale in prima squadra. È una sceneggiatura da sogno?

“Non avrei mai pensato che sarebbe arrivato tutto così in fretta. È stata una svolta drastica nella mia vita. Non ho avuto il tempo di reagire”.

Per entrare in squadra ed essere titolare indiscusso in così giovane età, bisogna avere molta fiducia, no?

“Mi fido di me stesso. Le circostanze e la fortuna di esserci sono state date. Ho colto l'occasione. C'è una grande percentuale di giocatori che raggiungè il professionismo perché è destino. Abbiate qualità, lavorate e soprattutto credete in voi stessi e che ce la possiate fare”.

La tua formazione da calciatore inizia al SantCu, al Cornellà e al Barça. Il fatto di giocare questi tre club, in che percentuale ha influito nel raggiungere il professionismo?

“Fin dalla tenera età, essere in questi tre club ti prepara a giocare nell'élite in modo competitivo e tattico. Non è la stessa cosa iniziare a giocare a calcio a 15 anni o da giovanissimi”

Come definiresti il ​​calcio italiano?

“È un calcio molto più fisico, diretto con partite decise dalle occasioni colte. La palla piazzata e i contropiedi sono fondamentali. I tifosi sono fantastici, campi con piste da corsa in mezzo, ma i tifosi si fanno sempre sentire. Ci aiutano molto e 3.000 o 4.000 fan viaggiano come visitatori”.

Ti senti amato a Lecce?

“Molto. Mi hanno dimostrato la loro fiducia e io l'ho ricambiata”.

Com'è la tua quotidianità nel calcio italiano?

“Mi sveglio, vado ad allenarmi la mattina, torno e mangio. Nel pomeriggio mi riposo e studio. Cammino per la città con i miei compagni di squadra”.

Lecce, com'è la città?

“È molto bella con un grande centro storico, la chiamano la Firenze del sud. Le persone sono molto amichevoli. Mi sento come se fossi a casa”.

Joan González ha un obiettivo? Pensi di tornare nel campionato spagnolo?

“Non ci penso. Questi pensieri fanno crollare il soffitto. Devi lavorare ogni giorno per continuare a migliorare e goderti questa opportunità”.

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