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Faccio finta di inaugurare una nuova ed eccitante rubrica perché quella dello scorso anno ha ricevuto un sacco di insulti e polemiche a causa del fatto che voi non capivate una ceppa di quello che scrivevo. Mi hanno detto che bisogna essere meno arroganti e per questo ho cambiato il titolo ed il metodo e ufficialmente dirò che ero io a non essere stato in grado di farmi capire. Mea culpa. Per questo motivo oggi, con il sorriso tirato alla Joaquin Phoenix in Joker, annuncio con summa gaudia l'inizio di una nuova era del mio editoriale. Ci ho pensato tutta l'estate e alla fine ho deciso: sarà simile a quello dello scorso anno, avrà la stessa arroganza, forse la stessa spocchia, praticamente cambierà solo il titolo visto che poi è l'unica parte dell'articolo che leggete tutti. Voglio essere onesto fino in fondo con voialtri: la storia del titolo è una trovata dei due minuti che hanno preceduto la stesura del pezzo. Ecco, se siete arrivati qui è perché non leggete solo il titolo. E allora sforzatevi di capire. Di capirmi. Veniamoci incontro. Io ci sto mettendo del mio, non vedete quanti latinismi che arricchiscono l'eloquio? Novità. Torino-Lecce for dummies.

LA FORMAZIONE

Io sono onesto, l'ho scritto prima, quando ho visto la formazione ho pensato: ma non saremmo un po' leggerini? Insomma, Tabanelli e Majer sono due cagnacci se vogliono ma sono portatori sani di esilità. E invece Majer è sembrato un equilibrato mix tra Gattuso e Gomorra mentre Tabanelli un equipollente mix tra un centrocampista forte e Maurizio Solieri. Nel senso che gliele ha suonate per bene.

WALTER MAZZARRI

Pronunciato rigorosamente Uolter per via del carattere internazionale che ha saputo dare al Toro. La sua squadra ieri è stata distratta dai titoloni di giornale che hanno preceduto il match. Come al solito hanno sottovalutato la putenza dei salentini che ciclicamente si ripete e li punisce come nelle migliori parabole. Alla fine tenta la finezza addossandosi tutte le colpe in sala stampa: "Colpa mia, ho messo in campo io i giocatori, ho detto io cosa fare, ho sbagliato formazione, preparazione, forse anche i riti magici e voodoo". Poi ha aggiunto: "Eh però la VAR, i fischietti in tribuna, avrò chiuso la macchina?, l'eccessiva umidità, la scrima del signor arbitro...". Non ce la fa.

FABIO LIVERANI

Bisogna riconoscergli la cazzimma (e da qui si nota la differenza con i precedenti editoriali visto che mi sono collegato subito al prossimo match). E' riuscito a mettere in campo la migliore formazione possibile fottendosene dei numerosi allenatori in seconda che lo circondano. Ivi compreso lo scrivente che gli suggeriva di schierare Kuma dal primo minuto. Anzi, nel pullman io lo avrei fatto sedere pure accanto all'autista.

FALCO IN NAZIONALE

  La prestazione di Pippo ieri è stata superlativa. Ancora una volta. Però al leccese basta questo. Un giocatore che si eleva rispetto agli altri diventa da Nazionale. Che poi, a dirla tutta, in questa Nazionale ci potrebbe anche stare ampiamente, visto il livello. Per portarlo in Nazionale però non bisogna dirglielo ripetutamente nell'orecchio, bisogna lasciarlo tranquillo. Bisogna fargli fare il #PippoFalco. Lasciare che ad accorgersene sia il Mancio e poi vedi come ti schizza la valutazione!

20 MINUTI

I fantasmi di Lecce-Verona si sono materializzati nei primi venti minuti di gioco. Il Torino sembrava essere superiore ai giallorossi che da parte loro apparivano intimoriti, per nulla connessi tra loro. Noi da parte nostra sembravamo quasi rassegnati ad un'altra partita di sofferenza. Poi quello che non ti aspetti. Ma per una disamina completa prego leggere l'editoriale di Marco Marini, questo pezzo non è l'editoriale di Arrigo Sacchi.

11 MINUTI

Sembrava il primo tempo supplementare di Italia-Olanda, quella partita in cui Toldo parava i rigori e De Boer li sbagliava tutti. Ho googlato "Cosa si può fare in 11 minuti" e come unico risultato mi è uscito un libro di Paulo Coelho. La mia speranza è che facendo bene la Seo di questo articolo nei risultati possa comparire anche "tempo di recupero di una normale partita di campionato di Serie A". O anche solo "Torino Lecce".

VAR

  Situazione sentimentale: complicata. Io capisco che siamo gli ultimi arrivati ma in tre partite almeno due episodi da VAR in cui la VAR è servita almeno quanto serve a me non zuccherare il caffè per non ingrassare. Anche il telecronista di Sky ieri ha preferito dire che al Var si sarebbero accorti che non c'era il rigore concesso al Torino piuttosto che leggere il solito copione pro-avversari del Lecce.
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