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Pantaleo Corvino, ex direttore sportivo del Lecce, è intervenuto a TMW Radio, nel corso di Maracanà, per parlare della situazione di stallo nel calcio italiano e del futuro. Questo il suo pensiero: "Ci possono essere provvedimenti in cui non tutti si sentono salvaguardati, ma la situazione ha portato a questo. Serviva fermare il campionato, giocare a porte chiuse non era una soluzione migliore, perché il calcio è uno spettacolo e quando manca la componente tifosi non è giusto andare avanti. Con tutte le componenti d’accordo, si potrebbe parlare di un campionato oltre il 30 giugno, per salvaguardare gli interessi di tutti e non arrivare davanti ai tribunali questa estate. Si può terminare la stagione, salvaguardando tutti, oltre il 30 giugno. Come sarà il calcio dopo? Si stanno avendo molte situazioni negative. Oggi il calcio sta dimostrando di avere problemi economici, si dipende solo dai diritti tv. Se non si tiene conto di questo, vuol dire che la crisi attuale passerà inosservata. Servirà un altro calcio, inevitabilmente, che crei risorse economiche dal proprio interno e che non dipenda solo dai diritti tv. Servono stadi di proprietà e settori giovanili adeguati". Sul futuro dichiara: "Ho troppa voglia di guardare al futuro. Quello che ho fatto ormai fa parte del passato. Era giusto, dopo 10 anni con la Fiorentina, andare via. Qualche proposta è arrivata, ma preferisco ricominciare nella prossima stagione".
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