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A mano aperta. Wladimiro Falcone ha respinto il calcio di rigore in questo modo, con la mano aperta dopo un salto felino, figlio di un’esplosività che possiede da sempre e che lo rende un portiere incredibilmente reattivo tra i pali.

Prima che l’attaccante del Monza partisse lo abbiamo pensato un po' tutti e lo ha confermato anche lui nell’intervista post partita. Sapevamo che fosse un para rigori e ci sembrava strano che in questa stagione non ne avesse ancora neutralizzato nemmeno uno.

Ha guardato l’avversario fino all’ultimo, poi si è gettato dalla parte giusta ed ha subito ripreso la posizione, caricando i suoi compagni di squadra e spingendoli  verso il campo, quasi se lo sentisse che di lì a poco sarebbe dovuto accadere qualcosa di storico.

La sua stagione è stata molto buona. Certo, due errori, contro Atalanta e Napoli, hanno macchiato un campionato fatto di parate e risposte a chi in passato non ha creduto in lui. Quando sbaglia il portiere difficilmente si può riparare ma possiamo dire con assoluta certezza che i suoi miracoli hanno regalato al Lecce più punti di quanti la truppa di Baroni ne abbia persi a causa delle sue disattenzioni. 

Falcone ha salvato il risultato contro la Lazio e contro lo Spezia nelle ultime due uscite prima di eri, compiendo interventi importanti e salva risultato. Nella partita contro il Monza, prima del calcio di rigore assegnato da Doveri, non era stato mai chiamato in causa, eppure si è fatto trovare pronto, a 10 minuti dalla fine, parando un calcio di rigore decisivo e storico per il futuro di questo club.

Contro il Bologno l’obiettivo è quello di ottenere il terzo clean sheet stagionale, un traguardo che avrebbe del clamoroso e che rappresenterebbe al meglio l’incredibile stagione vissuta da Falcone e da tutta la retroguardia giallorosssa.

Poi, con calma, dopo il match contro il Bologna, si penserà al suo futuro. Un domani che ci auguriamo possa continuare ad essere a tinte giallorossi, i colori della felicità. 

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