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La capacità di Pantaleo Corvino (d’intesa con il fidato Stefano Trinchera) di scovare talenti sembra non avere limiti, né confini (e non solo geografici). Stavolta, le idee del Responsabile dell’Area Tecnica del Lecce lo hanno portato in Israele, dove è andato a pescare un giovanissimo calciatore zambiano di soli 21 anni: è Lameck Banda, esterno offensivo proveniente dal Maccabi Petah Tikva, club retrocesso nella Liga Leumit (la nostra Serie B). La società di Via Costadura è riuscita a vincere la concorrenza di rivali francesi, russe (si è parlato del Lokomotiv Mosca), belghe (sirene provenienti dall’Anderlecht) e svizzere (interesse del Basilea, su tutti), nonché quella del Besiktas (che aveva avanzato un’offerta ufficiale di acquisizione, poi respinta), investendo una cifra importante - di poco inferiore ai 2 milioni di euro - e assicurando un contratto all’atleta di 4 anni con opzione di rinnovo per il successivo. Stando al comunicato ufficiale, al Lecce ricoprirà il ruolo di esterno offensivo sinistro. Comunque vada, Banda è già nella storia: è il primo zambiano di sempre nella nostra Serie A.

 

Nato a Lusaka, capitale dello Zambia, il 29 gennaio 2001, Banda comincia a giocare giovanissimo nel club principale della sua città, lo Nkwazi, ed esordisce in prima squadra ad appena 16 anni, venendo eletto Giovane dell’Anno alla sua prima stagione. Dopo un brevissimo passaggio al club sudafricano dei Mamelodi Sundowns, il 18 gennaio 2018, Banda si trasferisce a titolo temporaneo allo Zesco United, uno dei club di maggiore successo della sua nazione. In due anni vince due scudetti e mette a referto 5 presenze (309 minuti totali) nella CAF Champions League, assieme ad una media di 38 tocchi di palla per match, una precisione passaggi del 70%, ma anche alcuni errori individuali, come il numero di palle perse (ben 15,7 di media) e il numero di falli commessi (3,3 per gara). Nel frattempo, il matrimonio fra Banda e Zesco United assume i caratteri del legame definitivo. A fine gennaio 2019, Banda passa in prestito al Buildcon, team della Super League zambiana, dove gioca 4 gare, mettendo a segno 3 reti, prima di trasferirsi in Europa: a prelevarlo, per una cifra vicina ai 250.000 euro, sono i russi dell’Arsenal Tula, che il 10 luglio 2019 lo portano nel massimo campionato sovietico e rimpinguano con lui la base zambiana del club, che già vanta la presenza dei connazionali Evans Kangwa e Kings Kangwa. Al primo anno, Banda mette a referto 2 presenze (con due reti) con la formazione Under 19, mentre con la prima squadra prende parte a 9 gare di campionato (debuttando con la maglia dell’Arsenal Tula nel match del 12 Luglio 2019, terminato 1-1, contro la Dinamo Mosca) offrendo un assist, una percentuale di passaggi completati del 73%, di dribbling riusciti del 71% e producendosi in 2,48 conclusioni di media per gara, nonché a due match di qualificazione all’Europa League (entrambi persi a scapito degli azeri del Neftchi Baku).

All’inizio della stagione 2020/2021, Banda ha una finestra temporale in cui trova il campo, da subentrato, in due sporadiche occasioni in Premier Liga. Troppo poco, per uno come lui. Così, si trasferisce a titolo temporaneo in Israele, al Maccabi Natanya, squadra del massimo campionato. Qui trova continuità di rendimento, occupando la casella dell’esterno destro offensivo e giocando 12 gare su 14 totali, prima di subire la rottura parziale del legamento della caviglia, uno stop che lo tiene lontano per 4 match. Rientra l’11 Febbraio 2021 nella sconfitta casalinga contro il Beitar Gerusalemme (1-2) e porta a termine il campionato con 18 presenze, un goal e un assist. La sua squadra, però, è costretta a uno sforzo supplementare per restare nella Ligat Ha’al: i playout, fortunatamente, vanno benissimo e Banda trascina la sua squadra alla salvezza con 6 presenze, un gol e un assist. Si chiude quindi un’esperienza positiva per Banda, il quale mette a referto anche una presenza nella Gavia Hamedina (la coppa nazionale israeliana).

Per l’annata 2021/2022, Banda rientra alla casa base e, dopo due panchine consecutive, viene nuovamente dirottato in prestito, ancora una volta in Israele, ma questa volta al Maccabi Petah Tikva. Qui trova una vecchia conoscenza del calcio leccese, ovvero il difensore centrale Marcus Diniz. Nonostante la stagione sia tutt’altro che positiva per la sua squadra (arriva una retrocessione, come già detto all’inizio, dopo un atroce percorso playout di 7 partite), Banda fa registrare numeri soddisfacenti: il curriculum parla di 34 match complessivi fra campionato e coppa (per un computo di 2898 minuti totali di gioco), impreziositi da ben nove gol e due assist (ma anche da un ruolino disciplinare non proprio invidiabile, fatto di 9 ammonizioni e da un’espulsione diretta). Sono però le sue performance a far parlare (e anche molto) di sé: il giovane Lameck chiude la stagione con il maggior numero di dribbling riusciti di tutta la lega e con il terzo maggior numero di tiri effettuati. Inoltre, è fra i primi 10 per numero di tocchi nell'area avversaria, grazie al suo repertorio di fabbrica, fatto di tanto gioco di prima e di accelerazioni al fulmicotone. Ma non solo: si piazza dodicesimo nella classifica degli expected goals con un valore complessivo di 8.9 xG e si segnala per un dato di expected assist fissato in 2.35. Fra tutti i giocatori Under 23 del torneo, Banda è tra i primi 10 per numero di cross dalla porzione sinistra del campo e tra i primi 25 per cross effettuati dal fianco destro, dimostrando la sua capacità di crossare con entrambi i piedi. Sui passaggi, è tra i primi 25 fra tutti i giocatori sotto i 23 anni, tra i primi 10 per i passaggi chiave e, in generale, fra i primi 30 di tutto il campionato per percentuale di passaggi completati. Sugli scatti in progressione e sugli allunghi, è l’assoluto dominatore del campionato, mentre – secondo Wyscout - è tra i primi 20 nelle accelerazioni con possesso di palla.

Il 1° Luglio di quest’anno, anche grazie a quanto di buono aveva offerto nell’annata appena conclusa, Banda viene acquistato dal Maccabi Petah Tikva per una cifra vicina ai 300.000 euro, prima di passare – dopo poco più di un mese – ai giallorossi a titolo definitivo.

Lameck Banda è sempre stato al centro delle attenzioni degli staff tecnici delle selezioni nazionali dello Zambia. Con la formazione Under 17 ha vinto, da assoluto protagonista, la Coppa Cosafa di categoria, trascinando i suoi nel girone di qualificazione (5 gol complessivi, di cui ben 3 realizzati nel 7-1 rifilato ai pari età del Madagascar e gli altri due messi a segno nel successo contro gli opposti del Sudafrica) e portandoli alla finale del 30 Luglio 2017, vinta per 3-0 sulle Mauritius. Poi, è passato alla selezione Under 20, con la quale ha preso parte – nel 2018 - alle qualificazioni per la Coppa D’Africa di categoria, segnando anche un gol contro il Burundi. Nel novembre 2019, esordisce per la selezione Under 23 nel torneo della Coppa D’Africa di categoria, giocando tutte e tre le partite del girone iniziale, che sancirà l’eliminazione del team, relegato all’ultimo posto. Infine, l’approdo nella nazionale maggiore, con l’esordio (a 21 anni, 1 mese e 24 giorni) nel match amichevole contro il Congo (terminato 3-1). Per lui, 74 minuti da titolare, prima di essere sostituito da Kelvin Kampamba. Poi, due giorni dopo, gioca tutto l’incontro amichevole disputato (e perso) contro il Benin. Nel giugno 2022, disputa due match valevoli per le qualificazioni alla Coppa D’Africa, rispettivamente contro la Costa D’Avorio (perso per 1-3) e contro le Isole Comore (battute per 2-1). Il commissario tecnico della nazionale dello Zambia, Aljosa Asanovic, inizialmente non era propenso ad una sua convocazione, ma poi si è ricreduto ed ora scomoda un paragone importante per definirlo: ‘Lameck si stava esaltando in Israele, così ho chiesto alcune informazioni su di lui. Mi dissero che era pigro, un po' svogliato negli allenamenti. Durante il raduno, però, mi ha convinto in pochi istanti: si impegnava e faceva giocate pazzesche, rivelandosi un giocatore importante per noi. non ha ancora raggiunto un livello da top, ma è simile a Camoranesi, in comune hanno la corsa’.

Sembra davvero assurdo, ma nel reperire informazioni su Lameck, si rischia di generare molta incertezza attorno ad un dato, quello della sua altezza reale, che non è stato nettamente chiarificato. C’è chi riporta la sua statura di 160 centimetri, chi parla di 170 centimetri, chi ancora riporta 169 centimetri. Fortunatamente, ci viene incontro direttamente lui, con una storia su Instagram, in cui viene riportata l’altezza ‘ufficiale’ di 162 centimetri.

Uno screenshot di una storia pubblicata sul profilo Instagram personale di Lameck Banda che ‘certifica’ la sua altezza reale

 

Il profilo di Lameck Banda stilato da Football Manager 2022 descrive un esterno offensivo abbastanza determinato e di piede destro. E’ in grado di giocare indifferentemente sulle due fasce: su quella destra, può agire da ala pura, così come da attaccante esterno o da regista avanzato, mentre a sinistra può essere impiegato come ala a piede invertito, come ala pura o come attaccante esterno; inoltre, può all’occorrenza ricoprire una posizione più centrale, come prima punta veloce o come seconda punta

Ha vari pro nel suo repertorio: anzitutto, la sua velocità di punta - la quale gli consente di superare gli altri negli scatti lunghi, è considerato un giocatore tecnico, può ricoprire almeno un paio di ruoli, è un nazionale, possiede un discreto ritmo di gioco, mostra un’ottima determinazione ed ha il potenziale per diventare un’ala di tutto rispetto in futuro. Di contro, il videogame manageriale evidenzia la necessità, per lui, di lavorare sui colpi di testa, così come una certa mancanza di intelligenza calcistica necessaria per spostare il suo gioco a livelli superiori e il fatto che utilizzi un solo piede.

La qualità principale di Banda, secondo Football Manager, è la determinazione (16/20); degni di nota i valori su velocità ed accelerazione, così come quelli relativi ad agilità, equilibrio, integrità fisica, resistenza, tecnica, dribbling, controllo di palla, aggressività e coraggio. Fra gli attributi meno positivi, troviamo il già citato colpo di testa, l’indicatore della forza, quello dell’impegno e quello riferito all’abilità sui tiri da lontano.

Le qualità di Lameck Banda secondo Football Manager 2022

 

L’abilità attuale di Lameck Banda è pari a 48/100, sebbene la transizione fra il momento della pubblicazione del videogame e la redazione di questa scheda sia più ampia di quanto fissato, tant’è vero che quella potenziale è pari a 58/100 (di media), con una crescita prevista fino a 70/100.

Un’accuratissima descrizione di Lameck Banda è data dal sito LeftBackFootball: ‘È un'ala robusta e fisica, che compensa la mancanza di statura con il controllo di palla ravvicinato, il ritmo e l’immediatezza della giocata. Ha un tocco di prima fenomenale per indirizzare i compagni verso la porta avversaria, così come per creare opportunità di tiro di alta qualità per sé stesso, mentre ha il movimento e l'intelligenza per fare corse tempestive sul primo palo. Alcuni giocatori della sua età userebbero il tocco di prima per tagliare o guidare la palla verso la linea di fondo o il fianco, ma lui ha la capacità di indirizzare la palla verso la porta mentre è impressionante anche il fatto che permetta al pallone di rotolare sul suo corpo e usare il suo piede più debole. Nel suo repertorio ha anche un’arma in più: ricevendo palla sulla fascia sinistra, sa saltare i difensori per lavorare in un uno-due con l'attaccante. Banda può creare opportunità di tiro con i suoi dribbling, il tempismo delle sue corse e le combinazioni istintive. Può dare profondità, ricevendo palla e cercando di tagliare dentro, sfidando costantemente il terzino avversario con il suo dribbling, mentre ha mostrato capacità nel crossare e tirare efficacemente con il suo piede più debole, il sinistro, il che è un qualcosa di innovativo per il suo gioco rispetto al passato. Può fare possesso anche in posizione più centrale e lavorare con i compagni in maniera efficace, infilandosi al centro per ricevere la palla e giocare ad un tocco con un compagno di squadra posizionato sulla fascia. Banda sa continuare la sua corsa al centro dove può ricevere il pallone dietro la linea difensiva per concludere a rete. Mostra la sua abilità sui calci piazzati in quanto sa battere i calci d’angolo. Nell’ultimo anno ha avuto una crescita esponenziale come ala sinistra. La sua intelligenza nel fare corse su spazi larghi gli permette di entrare in posizioni dove può giocare rientrando dalla linea di fondo sul fianco sinistro e  concludere con il piede destro. Il suo primo tocco direzionale nel guidare la palla verso l'area avversaria per creare opportunità di tiro per sé stesso può significare che potrebbe avere un futuro come seconda punta, giocando più vicino al centro del campo. Per spostarsi al centro, dovrà migliorare la sua freddezza sotto porta, aumentare di massa e accrescere la precisione dei suoi passaggi filtranti. Ha la visione di gioco sul passaggio in profondità. Chi prende Banda, acquista un calciatore che può giocare su entrambe le fasce in modo estremamente efficace, crossare e tirare con entrambi i piedi, oltre a essere un elemento funzionale in una grande varietà di ruoli.

E’ proprio la varietà di posizioni che può ricoprire, che rende Banda un elemento altamente versatile: in carriera, è stato schierato persino come terzino destro.

Tutti i ruoli ricoperti da Lameck Banda in carriera (più grande è il cerchio corrispondente, più sono le presenze ufficiali registrate in quel ruolo): dall'esterno sinistro (LW), a quello destro (RW), al centravanti (CF), alla seconda punta (SS) e persino quello del terzino destro (RW) - fonte: Transfermarkt

 

L’investimento del Lecce per portare Lameck Banda in giallorosso è stato importante e conferma un aspetto incontrovertibile: la società di Saverio Sticchi Damiani crede fermamente in lui, nelle sue potenzialità e nelle sue abilità. E’ chiaro che sono tutti fattori che andranno necessariamente testati in un campionato, come quello italiano e, nella fattispecie, quello della Serie A, dove la fisicità dei difensori e l’estrema attenzione alla tattica possono limitare il suo campionario fatto di allunghi, dribbling ubriacanti, accelerazioni improvvise e numeri da farci saltare sulla sedia. Però, è un calciatore giovanissimo, nel pieno delle sue convinzioni, carico e determinato. Se a Lecce saprà sentirsi a casa e in campo avrà modo di esprimere tutto sé stesso, potremo davvero avere davanti a noi un piccolo fenomeno che potrà divertire (e divertirsi) e che sarà in grado di dare una grandissima mano in quello che è il percorso, senza dubbio tortuoso, che potrebbe portare alla salvezza. Lameck ha la qualità per farlo: adesso sta a lui far parlare di sé sul campo. Come dice lui stesso sul suo profilo Instagram, ‘il prezzo per il successo è il duro lavoro, dedicarsi con passione e affrontare tutto con la determinazione che ti permette di mettere il meglio di te stesso al servizio degli altri, indipendentemente che si vinca o si perda’. Ed è già un buon inizio. 

Takulandirani, Lameck!

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