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Con la vittoria casalinga conquistata quasi all'ultimo giro di boa fra le mure amiche del Via del Mare ai danni dell'Empoli - diretta concorrente nella lotta salvezza - il Lecce è riuscito a salire a quota 32 punti in classifica e ad avvicinarsi in maniera importante al traguardo prefissato a inizio stagione, ovvero la permanenza nella massima serie.

Con l'approssimarsi della ‘certificazione’ del traguardo e con sempre meno incontri da disputare nel torneo, viene da chiedersi - sia per capire quanto possa realmente mancare alla meta, sia per prodursi negli opportuni e scaramantici scongiuri - quale sia attualmente la quota salvezza, soprattutto dopo la fine di un turno che ha visto diverse ‘omologhe’ dei salentini muovere la classifica, sebbene il pronostico non fosse a loro favore (e questo è soprattutto il caso del Sassuolo - che ha pareggiato in casa con il Milan, del Cagliari - che ha addirittura rischiato di battere l'Inter lanciatissima verso lo scudetto - e del Verona, capace di impattare un'Atalanta probabilmente ancora con i postumi dell'ebrezza della vittoria contro il Liverpool in quel dell'Anfield Road).

Anzitutto, è bene sottolineare un concetto importante: la fatidica quota salvezza è stimata settimana dopo settimana e fornisce una proiezione ottenuta dalla combinazione di una serie di fattori diversi (fra cui le possibilità dei risultati che possono essere ottenuti in funzione del calendario futuro, la probabilità del calcolo combinatorio statistico e i trend di risultato fin qui incamerati da ciascun team invischiato nella lotta per non retrocedere). In soldoni, il ragionamento che faremo di seguito vale solo qui, ora e adesso. A che serve, quindi, calcolare la quota salvezza? Beh, è utile a comprendere a quali valori può avvicinarsi nella realtà, seppur non sia dirimente in senso pieno fino a quando non interviene la famigerata ‘certezza matematica’.

Ecco allora che le stime della quota salvezza sono le risultanze di una sequela di elaborazioni statistiche: l'attendibilità maggiore di tali previsioni sono in mano a Udstats, account brasiliano su X che si occupa di svolgere i ‘compiti a casa’ e capire quale potrà essere la linea di demarcazione che condannerà alla serie cadetta le ultime tre classificate in graduatoria.

Secondo gli ultimissimi modelli proposti, la quota salvezza si attesta al momento fra i 33 e i 34 punti, come potete vedere dall'immagine qui in basso. La probabilità, espressa in percentuale, ‘suggerisce’ la quota stessa: ipotizzando che un evento possa accadere o non può accadere (non ci sono vie di mezzo rispetto a queste due eventualità, a ragion veduta), i punti della quota salvezza sono quelli che si aggirano più vicino al 50%. Perchè? E' presto detto: più cresce (o cala) la probabilità, più un evento è più (o meno) plausibile  - per definizione stessa - che avvenga. Senza dubbio, la quota salvezza è più alta di quella reale dello scorso anno, ma non così tanto alta quanto molti avevano pronosticato fino a qualche tempo fa.


Ma non è tutto. Quali sono le percentuali di permanenza in Serie A delle squadre in fondo alla classifica? Qui entrano in gioco altri fattori, fra cui la considerazione della difficoltà delle prossime gare di ciascun team rapportata al numero di match effettivamente mancanti. Ciò detto, il Lecce ha oggi il 98.29% di probabilità di restare in Serie A: è una stima ragguardevole, che scommetto porterà più di qualcuno fra i lettori a toccare tutto il ferro (e non solo) di cui dispone in casa.


Questo è quanto. Poi resta il campo, che porterà le sue inevitabili sentenze e i suoi incontestabili verdetti, nonchè sposterà nuovamente i valori di interpretazione della quota salvezza: essa sicuramente cambierà, ma non in maniera considerevole, visto che il ‘campione statistico’ da analizzare comincia a ridursi al pari delle giornate mancanti. 

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