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Ci sono giorni in cui ci sente imbattibili, indistruttibili, come se nessuno potesse farci del male. Esattamente 24 anni i tifosi giallorossi hanno vissuto una giornata del genere dopo la vittoria del Lecce a San Siro contro il Milan.

È la sesta giornata d’andata del campionato di Serie A e la formazione salentina, guidata da Cesare Prandelli, si presenta alla scala del calcio, al cospetto dei rossoneri di Fabio Capello. Il settore ospiti è gremito, festante, colorato di quel giallo e rosso che ti riempie il cuore solo a guardarli.

Il Lecce passa in vantaggio dopo appena due minuti con Godevarica e per tutto il primo tempo tiene testa al Milan, con i rossoneri che attaccano a spron battuto e colpiscono anche un palo con Donadoni. La formazione di Capello, però, resta in 10 a causa dell’ingenua espulsione di Savicevic, che complica così i piani del tecnico friulano. 

Alla fine della prima frazione di gioco accade qualcosa di inusuale e per questo storico. Ai salentini vengono concessi 2 calci di rigore di fila, uno a distanza di due minuti dall’altro. La prima volta Palmieri si lascia ipnotizzare da Taibi, mentre nella seconda occasione Casale è freddo e batte l’estremo difensore rossonero.

Nella ripresa il copione non cambia: il Milan attacca ed il Lecce in contropiede si rende pericoloso, sfiorando anche la rete del 3 a 0. A nulla vale l’autogol di Cyprien, che con un intervento goffo in area di rigore si butta il pallone in porta.

Al triplice fischio finale i giocatori in maglia giallorossa si abbracciano e corrono felici dai loro tifosi. Il 19 ottobre 1997 è e resta una data da ricordare negli anni, in fondo non capita tutti i giorni di espugnare San Siro. 

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