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Come riportato da Calcio&Finanza, sta proseguendo l’inchiesta del programma Le Iene sul sistema arbitrale italiano. Secondo quanto riportato da un inviato della trasmissione Mediaset, i vertici degli arbitri avrebbero dichiarato il falso in un verbale sulla vicenda riguardante i voti e classifiche truccate. La vicenda è quella di Niccolò Baroni e di Daniele Minelli, arbitri attualmente impiegati in serie A e B, che tre stagioni fa furono inaspettatamente dismessi a fine anno. Entrambi, tra l’altro, sono stati protagonisti quest’anno contro il Lecce. Il primo per aver sostituito Doveri nell’ultimo match contro l’Inter, durante il quale era partito da quarto uomo. Il secondo, invece, per aver dovuto abbandonare il campo nella sfida di Coppa Italia tra giallorossi e Parma, lasciando l’onere di dirigere il match al quarto uomo Feliciani. 

Cosa è successo? 

I due decisero di fare ricorso alla giustizia sportiva per dei voti che loro sostenevano fossero truccati. Il responsabile, infatti, prima avrebbe comunicato che il voto era di 8,60, ma in seguito, dopo aver visto la graduatoria, avrebbe cambiato idea proponendo di modificare con un voto maggiore, ovvero 8,70, la valutazione data a Eugenio Abbatista, che quell’anno avrebbe dovuto essere dismesso. I due direttori di gara in questione fecero  ricorso, ma persero in tutte le sedi della giustizia sportiva, salvo poi venire reintegrati dopo aver ricorso anche alla giustizia ordinaria.

Le dichiarazioni del presidente AIA 

Sul tema Le Iene hanno quindi chiesto spiegazioni a Carlo Pacifici, presidente dell’AIA 

Io sono sempre per la meritocrazia. Probabilmente qualche cosa non è andata a buon fine. Ecco, questo sì. Pubblicazione di tutti gli audio del VAR subito dopo le partite e dei voti che vengono assegnati per le prestazioni? Arriveremo anche a questo. Ma c’è un problema anche legato al giudice sportivo. Come vede, anche l’open VAR è cambiato? Praticamente c’è l’ascolto dell’audio a caldo di alcune situazioni. 

Noi possiamo fare tutto quello che vogliamo, ovviamente in linea con quanto previsto dai regolamenti dalla FIGC, dalla possibilità di rivedere gli episodi e sentirli. Quando? Dobbiamo sentire la Federazione, Gravina, e vedremo se possiamo andare su questa strada. Questo non dipende da me, ma i tempi sono brevi. Entro due mesi al massimo i tifosi potranno ascoltare  gli audio integrali dei VAR del dopo partita. Per quanto riguarda i voti degli arbitri e dei VAR secondo me c’è anche un problema di privacy personale di chi riceve i voti. Questo è un aspetto legale che va attribuito. Se fosse per me non ci sarebbe nessun tipo di problema. 

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