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Come riporta l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, prima dell'allenamento di ieri c'è stato un nuovo faccia a faccia tra Fonseca e i calciatori, reduci dal terzo ko consecutivo. Secondo la rosea, il tecnico portoghese avrebbe invitato il gruppo a non mollare, convinto che le prossime due partite (Gent e Lecce, ndr) possano rimettere la squadra in carreggiata. Dopo la sconfitta contro l’Atalanta, la Roma si appresta ad affrontare il Gent nei sedicesimi di finale di Europa League. Una sfida molto importante e delicata, visto il momento negativo dei giallorossi. Gli uomini di Fonseca però vogliono provare a reagire, centrando la prima vittoria casalinga del 2020.

Le probabili mosse di Fonseca

Le due gare ravvicinate con Gent e Lecce indurranno Fonseca ad effettuare un minimo di turnover. Contro i belgi probabile il rientro di Kolarov in difesa, con il ritorno di Mancini al fianco di Smalling, oltre che di Cristante e Veretout a centrocampo con Pellegrini nuovamente nella veste di trequartista. Ballottaggi infine sulle fasce, dove Perez e Under si giocano un posto sulla destra.
LE DIFFICOLTA' DI PELLEGRINI - Lorenzo Pellegrini stava vivendo una stagione esaltante. Prima della pausa natalizia i suoi numeri erano più che incoraggianti. Un gol e soprattutto 9 assist lasciavano presagire un processo di maturazione arrivato finalmente a compimento. Poi però è successo qualcosa di inaspettato e inspiegabile. A gennaio c’è stato un crollo verticale delle sue prestazioni. In campionato ha preso un rosso pesantissimo col Sassuolo e ha avviato l’azione del secondo gol dell’Atalanta. In mezzo zero assist, zero gol e tanta apatia. A Bergamo ha giocato 52 palloni, di cui solo 24 sono diventati passaggi riusciti. Involuto, e incapace di prendersi una squadra sulle spalle al contrario del più giovane Zaniolo. In dubbio ora è pure il futuro. Al momento non ci sono passi in avanti per il rinnovo del contratto e l’eliminazione della clausola rescissoria da 30 milioni. La Roma ritiene esagerate le richieste di Pellegrini che vuole uno stipendio da top player (4 milioni) mentre le prestazioni in campo dicono altro. Alla finestra restano Juventus, Inter e Tottenham. Il rischio di perdere l’ennesimo romano è ancora basso, ma visti i precedenti nulla è da escludere.
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