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Napoli è una piazza calorosa, che ha vissuto anni difficili in Serie C prima dell’arrivo di Aurelio De Laurentiis.

La squadra partenopea ha compiuto una vera e propria scalata nei primi anni del 2000, partendo dalla terza serie ed arrivando addirittura in Europa.

Tra i protagonisti di questa fantastica impresa c’è sicuramente Mariano Bogliacino, trequartista uruguaiano che ha impressionato la dirigenza azzurra l’anno precedente, nel doppio confronto con la Sambenedettese, squadra nella quale all’epoca militava il fantasista sudamericano.

Oggi vogliamo raccontarvi la sua storia, dato che nella sua carriera è passato anche dal Lecce, lasciando sì un buon ricordo ma non riuscendo a regalare la promozione in Serie A al popolo salentino.

Bogliacino è arrivato nel primo anno di C dei giallorossi ed ha rappresentato un super colpo per la formazione di Lerda, pronta a far un sol boccone del girone A di quella stagione. 

A dire il vero, l’ex Chievo è stato tra i più positivi nei suoi tre anni nel Salento, regalando sprazzi di grande calcio e gol di pregevole fattura. Indimenticabile soprattutto la rete al Carpi nella finale di ritorno dei play off, con quel gol che sembrava potesse regalare la B al Lecce, e la punizione allo scadere contro la Salernitana nella stagione seguente, con la palla che si è persa alle spalle dell’incolpevole portiere avversario mandando in visibilio i tifosi presenti al Via Del Mare. 

Purtroppo i giallorossi con lui in campo non sono riusciti a conquistare la promozione in Serie B. Bogliacino alla scadenza del contratto è andato via. Prima ha indossato la maglia del Martina Franca e poi è tornato in Uruguay. A fine anno gli è scaduto il contratto ed ora è svincolato ma a 42 anni potrebbe anche aver deciso di smettere. Il calcio gli ha dato tanto ma lui ha saputo ricambiare attraverso le gioie che ha donato ai suoi tifosi. 

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