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Ad un certo punto della sua carriera, soprattutto all’inizio, tutti pensavano che avrebbe rappresentato il futuro del calcio italiano.

Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Guido Marilungo, un attaccante capace di segnare 13 gol con la maglia del Lecce nella sua prima vera stagione da protagonista in Serie B.

Il giovane centravanti ha vissuto forse l’anno più felice della sua carriera proprio nel Salento, conquistando la promozione a suon di reti ed esultanze stravaganti con il suo amico e compagno di squadra Gianni Munari.

Marilungo è arrivato a Lecce dopo aver vinto un campionato ed una Coppa Italia con la Sampdoria Primavera, una squadra fortissima nella quale giocavano anche Fiorillo, Poli, Mustacchio e Koman.

Il classe ’89, ritornato alla base dopo l’ottima stagione con i giallorossi, ha avuto la possibilità di dimostrare le sue qualità anche in Serie A con i blucerchiati. 

Poi il passaggio all’Atalanta avrebbe dovuto rappresentare lo step successivo per la sua crescita, ma purtroppo a Bergamo sono iniziati i problemi al ginocchio.

Da quel momento in poi l’attaccante di Montegranaro non è più riuscito ad esprimersi sui suoi livelli, iniziando una infinita girandola di prestiti che lo hanno portato a vestire le maglie di Empoli, Spezia, Lanciano, Cesena, Ternana, Monopoli, Carrarese ed infine Pro Sesto.

In questa stagione ha giocato con la formazione lombarda nel Girone A di Serie C, ma non ha trovato molto spazio, scendendo in campo solo 14 volte senza mai riuscire a timbrare il cartellino.

Senza quei maledetti problemi al ginocchio siamo certi che la sua carriera sarebbe stata diversa e Marilungo avrebbe potuto rispettare le aspettative, giocando stabilmente in Serie A.

Ora, però, a 33 anni il treno sembra essere passato definitivamente. L’anno vissuto nel Salento, però, non si può dimenticare, così come le emozioni provate dopo quella storica promozione in Serie A. 

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