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Quando in estate la Sampdoria esercitò il diritto di controriscatto per Wladimiro Falcone, sfido chiunque a non aver provato un senso di angoscia e tristezza al solo pensiero di non rivederlo più indossare i colori giallorossi. Così tanto in così poco tempo. Una stagione, quella passata, memorabile: i miracoli fatti a difesa della propria porta, l’orgoglio nel vestire i panni di attore protagonista all’interno di questa squadra fino a quella parata, quel salvataggio. Per un attimo sembrava aver preso in prestito il mantello di un supereroe, compiendo uno degli interventi, se non l’intervento più importante della sua carriera, parando quel rigore a Monza. Il preludio di uno dei finali più belli di questo sport. Tutto così perfetto, così magico. Capite perché non rivederlo più, dopo così poco tempo avrebbe di certo fatto male all’intero ambiente? Ovviamente ci saremmo fatti tutti una ragione, per carità, non sarebbe stato il primo né tantomeno l’ultimo però c’era qualcosa che lasciava aperto uno spiraglio, qualcosa che in un modo o nell’altro avrebbe fatto capire che questa storia d’amore non sarebbe potuta finire in tempi così brevi.

Wladimiro Falcone Lecce

Corvino dice sempre: “puoi sbagliare la moglie, ma non il portiere e l’attaccante”. Sacrosante parole. E lui il portiere non lo aveva sbagliato mica. Fino all’ultimo per riportarlo a casa, in una piazza a lui tanto stretta e cara, in un ambiente in cui tutti i suoi tifosi lo vedono come un vero e proprio beniamino da acclamare, una certezza su cui poter contare, una sicurezza su cui poter stare tranquilli della sua affidabilità.

Falcone è tornato, anche se in realtà di fatto non è mai andato via, e conta di rimanerci il più a lungo possibile. Quest’anno sta confermando quanto di buono visto negli ultimi tempi: 2 clean sheet e innumerevoli interventi, spesso provvidenziali, decisivi ai fini del risultato finale come quello contro la Lazio, istintivo, nei minuti finali alla prima giornata e quell’esultanza sfrenata al gol vittoria che gasa, e non poco, agli occhi dei suoi tifosi.

Wladimiro Falcone Lecce

Senso di appartenenza e adesso la consapevolezza di essere un punto di riferimento per l’intero spogliatoio, lo rendono imprescindibile all’interno delle gerarchie di questa squadra.

Quest’anno l’obiettivo è quello di confermarsi, migliorando sempre di più e convincendo anche il CT Spalletti, dimostrando di essere all’altezza e di meritarsi il posto in Nazionale. Noi tutti ce lo auguriamo.

Anche il suo valore di mercato sorride, viste le ultime prestazioni e la sua continuità di rendimento. Secondo la nota piattaforma on-line Transfermarkt, la sua quotazione sarebbe arrivata a circa 5 milioni di euro. Numeri confortanti ma destinati a crescere. Il ragazzo è in continua evoluzione e il Lecce sa bene di trovarsi in mani sicure con la sua presenza a difesa dei pali della propria porta.

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