header logo

Dopo il mancato accesso ai mondiali è tempo di rivoluzione in casa Italia. Alla guida tecnica ci sarà sempre Roberto Mancini, ma il duro KO prima con Macedonia e poi con Argentina ha segnato ufficialmente la fine di un ciclo.
Nella partita di Nations League dello scorso sabato con la Germania nell'11 titolare erano presenti ben 10 volti nuovi rispetto alla debacle causata da Messi e compagni, e a prendersi la scena sono stati calciatori prima poco considerati dal commissario tecnico.

Inoltre, delle dichiarazioni dello stesso Mancini sembrano confermare questa tesi e segnano una sorta di spartiacque per una nazionale che in futuro potrebbe aprire maggiormente le porte di Coverciano.

“Nel calcio per vincere devi fare gol e devi trovare attaccanti che in questo momento in Italia non ci sono. Se gli unici due sono ancora Belotti e Immobile, e l'unico che ha fatto gol in Serie A è Scamacca che non ha una gara a livello internazionale… la speranza è che chi è in B possa arrivare in Serie A velocemente, giocare e fare gol.

Punto di vista chiaro: in Italia ci sono pochi attaccanti prolifici, così Mancini spera possano arrivare in A dalle categorie inferiori. Il riferimento è sicuramente a Lorenzo Lucca, centravanti molto giovane già nel giro azzurro, ma il re delle serie “minori” resta allo stato attuale Massimo Coda del Lecce.
Il 9 originario di Cava de Tirreni è reduce da due stagioni in cui ha esultato più di 40 volte e approderà tra i grandi del calcio italiano nel suo momento di maturità calcistica. Se dovesse trovare la rete anche in A, potrebbe finire sul taccuino del CT.

Discorso analogo per Gabriel Strefezza, capace di siglare 14 gol e 6 assist la scorsa stagione. 

“Se un giorno dovessero chiamarmi accetterò senza pensarci. Sarebbe un sogno vestire la maglia della Nazionale, ho tutti i documenti in regola poterlo fare". - dichiarò Espeto qualche mese fa e la giovane età (classe 1997) è un ulteriore buon motivo per sperare.

Mancini in poche ore è passato dalle parole ai fatti, in quanto con la Germania si sono visti davvero dei volti nuovi; Gnonto (del Zurigo) uno di questi, ma balzano all'occhio anche Frattesi e Pobega.
Il primo, attualmente al Sassuolo, appena qualche mese fa si giocava la promozione col Monza e gli è bastata una buona stagione in A per conquistare l'azzurro.
Idem Pobega, in B con Ternana, Spezia e Pordenone ed oggi di proprietà del Milan.

In un momento di rinnovamento i trascinatori del Lecce possono sognare in grande perchè come altri hanno dimostrato di valere in cadetteria ed ora in A avranno sicuramente voglia di confermarsi, mandando un messaggio a Mancini.

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"