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Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, ha parlato questa mattina in conferenza stampa assieme a Saverio Sticchi Damiani e Stefano Trinchera.

"Come ha detto il presidente, l'area tecnica è chiamata a svolgere un compito da manager. Un manager viene giudicato per i risultati, per i profitti… soprattutto nel calcio vanno coniugati questi due aspetti. Capite che è un esercizio molto complicato, soprattutto in un calcio attuale con fondi, sceicchi e magnati. Tutto questo è stato fatto positivamente fino a questo momento. Con la Prima Squadra oggi siamo salvi, anche se non sarà facile. La Primavera è passata dalla Serie B all'essere Campione d'Italia. Come lo abbiamo fatto? In modo sano, patrimonializzando e facendo parlare l'Europa con la squadra più giovane del campionato. 

Appena sono arrivato avevo una rosa dal valore di 2 milioni ed un monte ingaggi improponibile; oggi massimo due giocatori di quella squadra giocano in Serie A. Dopo aver venduto Petriccione a 1.3 milioni è stato detto che l'ho svenduto: questo era il patrimonio del Lecce. La rosa oggi, se ci salviamo, vale 120 milioni di euro. Se non ci salviamo 80. Con la prima squadra abbiamo il monte ingaggi più basso della Serie A. Io vorrei avere al posto di Sticchi Damiani uno sceicco (ride), ma è un uomo leccese che ci fa stare in Serie A: lo ringrazio. Ci dovrebbero studiare. Stamattina un tifoso mi ha detto al bar che così il cuore gli salta. Gli ho risposto che ho 4 bypass.

Sul mercato è stato chiaro il presidente. Ad inizio mercato mi sono seduto al tavolo con Trinchera. Quanto costerebbe migliorare Falcone? Gendrey e Gallo?  Baschirotto e Pongracic? Ramadani? Kaba e Oudin? Almqvist e Banda? Krstovic? Tutto è migliorabile, l'importante è chiedersi quanto costerebbe un miglioramento. A Strefezza abbiamo voluto bene, quando l'ho preso sono stato criticato. Ora però in un anno ha realizzato un solo gol su rigore. Non possiamo pensare all'aspetto affettivo, sono pagato per fare il manager. Se dovessi pensare al cuore dovremmo avere ancora in squadra Di Francesco e Di Mariano. Dobbiamo andare oltre, essere oltre la nostra isola. Se ci affezioniamo alle persone è la fine. Si dice che D'Aversa non lo faceva giocare: ma se ha fatto 21 presenze e 13 da titolare?

Chiudo sulla campagna acquisti. Si può fare sempre meglio, chiaro. Ho visto i colpi fatti sul mercato… Vitinha, Belotti. Il Lecce poteva prenderli?

Corvino

Domande dei giornalisti

“Pierret? Questa volta posso confermare, sarà del Lecce dalla prossima stagione”.

“Retroscena di mercato? Quando siamo partiti eravamo pronti a cogliere opportunità, non abbiamo detto che eravamo scoperti. Giocatori per alzare il livello della nostra rosa erano Baldanzi, Buchanan, Alcaraz… purtroppo non potevamo prenderli”.

“Questa è una rosa di 27 giocatori con età media 23.92 anni. Di questi 27, 8 sono Primavera. E 2 sono stati protagonisti l'altro giorno con la Fiorentina".

“De Wit? Non l'ho confermato. Avendo Oudin e Rafia non potevamo pensare di comprarlo, non rientra nei nostri parametri. C'è chi mi critica dicendo che impongo il 4-3-3: non lo impongo. Sono un responsabile che ha un modello da 50 anni. Un modello può essere sempre migliorato, ma perché cambiarlo?".

“Lagerbielke? Abbiamo apprezzato la sua voglia di venire a Lecce. Quest'estate ci eravamo interessati, ma non potevamo stare indietro alle richieste esose, così è andato al Celtic per 4.5 milioni e 800k di ingaggio. Noi avevamo Pongracic e Baschirotto. Quando non si è trovato a suo agio, col suo agente ci ha chiesto di venire a Lecce. Era una sua richiesta. Noi comunque avevamo valutato Pongracic, Baschirotto, Touba e Esposito come idonei già ad inizio gennaio”.

“Milan su Dorgu? A gennaio ho portato al presidente delle offerte scritte irrinunciabili. Aggiungo che ho avuto richieste non scritte incredibili. Sono state rifiutate”.

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