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Lorenzo Stovini, ex difensore del Lecce, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai colleghi di LazioPress. Ecco di seguito le sue parole alla vigilia della sfida tra biancocelesti e giallorossi: 

Che partita ti aspetti da Lazio-Lecce di sabato?

Una partita difficilissima per entrambi, la posta in palio è alta, la Lazio deve confermare la Champions dopo la sconfitta con il Milan. Il Lecce non sta andando bene, anche perché sembrava fatta ma il Verona e lo Spezia sono lì. Può essere un problema per chi sbaglia.

Il Lecce si è mostrata una squadra ostica contro le big del campionato, metter in difficoltà la Lazio come all’andata?

Sulla carta la Lazio è di un’altra categoria, ma il Lecce fa bene con le grandi. Ora è in un momento non felice, ma quando ti giochi la salvezza le forze si raddoppiano, sarà difficile. Però la Lazio sulla carta è più forte.

Pensi che alla fine si salverà?

Credo e spero di si, sono rimasto molto legato al Lecce. Toccassero ferro, non voglio portare avanti, ma adesso sono ancora avanti di 4 punti, il destino è nelle loro mani.

Invece della Lazio che pensi? Ti piacciono le idee di Sarri?

Sarri è un grande allenatore, ha fatto sempre vedere grande calcio. Desso è lì, poi se non ci fosse stato il fatto della Juventus sarebbe seconda in classifica. Togliendo il Napoli, che ha fatto un campionato a parte, quello della Lazio è un grande percorso. Ora bisogna conquistare la Champions e ci sono varie squadre nel giro di tre punti. Non c’è ancora la certezza, ma i biancocelesti sono avanti.

Riusciranno a qualificarsi in Champions?

La Lazio penso di si, a meno di stravolgimenti di classifica. Ma bisogna stare attenti perché sono tutte grandi squadre. Ora l’Inter ha anche la Champions, così come il Milan. Ma c’è sempre da stare attenti. Per la Lazio è comunque una partita difficile.

Tu hai giocato diverse gare contro la Lazio, alcune importanti come il 3-3 all’Olimpico o il 5-3 in casa vostra. Un tuo ricordo di Lazio-Lecce quando eri giocatore?

Con la Lazio fu una grandissima partita quel 5-3, poi con Zeman le partite sono sempre spettacolari. Eravamo due squadre forti e quella volta facemmo una partita veramente speciale. 

Infine un ricordo più dolce per i biancocelesti: tu eri in campo anche in quel Lazio-Reggina che consegnò lo scudetto nel 2000 proprio alla Lazio: che aria si respirava in quella partita?

Mi ricordo una festa veramente incredibile, poi ci fu una sospensione anche per vari minuti. Ricordo un Olimpico strapieno e la festa quando finì la partita a Perugia fu incredibile, beati i laziali che hanno vissuto quel momento!

Infine un cenno alla squadra di cui sei tifoso: la Fiorentina. Farà doppietta quest’anno con Coppa Italia e Champions? 

Guarda già vincerne una sarebbe qualcosa, però si doveva partire già da mesi con quello che si sta facendo ora. Non è facile, ma con una doppietta sarebbe una stagione da incorniciare. Italiano è un grande allenatore, poi vediamo se il prossimo anno rimarrà alla Fiorentina o verrà chiamato in squadre più importanti. Ma già la finale con l’Inter sarà dura, anche se credo penseranno alla Champions. Però hanno una rosa che veramente possono permettersi anche di vincerne due di coppe. 

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