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Può capitare che delle date restino impresse per il verificarsi di un particolare evento. Oppure per il susseguirsi di più eventi. In questo caso è il karma a restituire un minimo di dignità a questa infausta data, incatenandone due di eventi. Il 15 Maggio 2011 il Lecce vinceva 2-0 sul Bari ed otteneva la sua sperata salvezza in Serie A. Quella che sarebbe stata una giornata indimenticabile si trasforma in un indimenticabile incubo. Un anno dopo i giallorossi saranno condannati per illecito sportivo e l'accusa partiva proprio da Masiello che all'epoca vestiva la maglia del Bari. Una partita non comprata, forse ci fu il tentativo, ma tant'è che quella 'confessione' fu sufficiente per la giustizia sportiva per condannare i giallorossi. Il karma, dicevamo, ha detto la sua. Otto anni dopo. Ha atteso la promozione del Lecce in Serie A, poi ha affondato il colpo. Ieri l'Atalanta ha perso in finale contro la Lazio la possibilità di vincere la Coppa Italia. Una piccola sconfitta per il calcio italiano, perché sarebbe stata la vittoria della programmazione, della gestione oculata e del progetto sui giovani. Sullo sfondo dei sorrisi laziali le lacrime di un calciatore che sta facendo il giro delle bacheche Facebook di tutti i tifosi del Lecce: Andrea Masiello. Nel post gara pare che abbia dichiarato: "Questa è una sconfitta immeritata e non riusciamo a spiegarci come sia stato possibile non vedere una tale irregolarità con l’ausilio del VAR". Certo fa ridere che sia Masiello a parlare di "irregolarità". Proprio lui, Masiello. Proprio lui, il 15 Maggio. 2019.  

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