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“Stare nella parte sinistra della classifica, cioè dal primo al decimo posto", il Monza ed Adriano Galliani hanno questo obiettivo e faranno di tutto per raggiungerlo ed arrivare in alto, nonostante per i brianzoli si tratti solo della prima stagione in Serie A. 

La squadra di Stroppa sembra già scatenata sul mercato, con i vari Candreva, Sensi, Caputo e Ranocchia che pare debbano rappresentare i prossimi colpi in arrivo. Ecco il commento dell’amministratore delegato biancorosso su questi possibili acquisti:

“Questi nomi in effetti sono tutti italiani, vanno bene tutti. Il Monza in realtà ha un grande problema. Nelle liste per la Serie A sapete che servono quattro giocatori dal vivaio. Il Monza non essendo stato più in B da oltre 20 anni non ha nessun giocatore allevato. L'unico è Pessina, pensate un po', ma non è che andiamo a prendere Pessina... Però dobbiamo prendere tanti giocatori nati dal 2000 in poi che possano fare i titolari, altrimenti hai una rosa di 21 giocatori".

Ecco, quindi, che  il vero problema del Monza riguarda il vivaio ed il fatto che la società brianzola, per accorciare i tempi ed arrivare in Serie A, non abbia mai dato priorità in questi anni alle formazioni giovanili, puntando tutte, o quasi tutte, le risorse sulla prima squadra. 

Il Lecce, invece, dopo l’arrivo di Pantaleo Corvino, ha cercato di lavorare in simbiosi con il settore giovanile, costruendo il proprio futuro attraverso giocatori giovani e di proprietà. La società giallorossa ha anche investito nella Primavera ed in due anni ha conquistato prima la promozione e poi la salvezza in un campionato complicato e molto competitivo come quello di Primavera 1. Il sogno della dirigenza giallorossa adesso è quello di far esordire qualche giovane prodotto della sua “Cantera” mentre questo per il club brianzolo non potrà essere possibile ancora per ancora diversi anni. 

Infine, Adriano Galliani ha parlato anche delle difficoltà della Serie A, dato che nel massimo campionato italiano ci sono parecchie squadre ormai strutturate sia in campo che fuori dal rettangolo verde. L’obiettivo del Monza è uguale a quello del Lecce in questo caso, ossia non prendere l’ascensore ogni anno per salire e scendere dalla massima serie ed, invece, provare a stabilizzarsi per diventare un club riconoscibile ed appetibile anche dai calciatori. 

"Non lo so, intanto dovremo fare una buona squadra e ci sarà da lavorare molto. Ho notato che ci sono società che si sono strutturate per stare in A e ce la stanno facendo da tanti anni. Ad esempio l'Atalanta, il Sassuolo, l'Udinese, lo stesso Verona. Bisogna cercare di seguire quel gruppetto lì e non stare nel gruppetto che va su e giù in continuazione". 

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