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Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, si è congedato dalla squadra sannita in modo polemico. Ecco le sue parole in conferenza stampa, nella quale ha anche parlato del discusso addio di Maggio.

“Nervosismo per l'addio di Maggio? Non c'entra nulla. Cristian voleva giocare e qui nessuno garantisce nulla. Il nervosismo c'è in tutte le squadre, ma qui viene amplificato tutto. Qualche volta, nella mia carriera, ricordo che ci siamo picchiati ma nei posti veri e giusti non esce nulla. Qui si sa tutto, ovunque. I ragazzi ci tenevano, altrimenti non si sarebbero arrabbiati. Preferisci un gruppo che se ne sbatteva? Ammetto i miei errori, ma occorrono valutazioni oneste. Da qui si ripartirà, purtroppo da una retrocessione, ma ci si poteva lasciare meglio. Sono uscite cose ingiuste, non vere. E fa maschio. Forse sono indirizzate, se si soffermano sull'episodio col Crotone vuol dire che non vogliono crescere. Sarei morto se avessi visto il gol di Simy, dopo tutto quello che ho avuto dalla vita ho dimostrato un legame fortissimo con la maglia giallorossa. Non mi sono preso meriti per i record, oggi mi attribuiscono demeriti. Se ci sarà onestà crescerà tutto l'ambiente ”.

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