header logo

Prepariamoci e teniamoci forte, perché quella che andremo a vivere non sarà una Serie A come tutte le altre. Il massimo campionato italiano, infatti, in questa stagione si fermerà il 13 novembre per riprendere il 4 gennaio. Circa un mese e mezzo di stop, quindi, per consentire alle Nazionali di accogliere i loro calciatori nei vari ritiri e poi partire per il Qatar, affrontando il primo Mondiale invernale della storia del calcio.

Ovviamente i club della massima serie stanno pensando ad un modo alternativo per non fermarsi totalmente per circa 90 giorni, cercando di far tenere in forma tutti quei calciatori, compresi gli italiani, che non prenderanno parte al Mondiale.

Ecco di seguito le parole di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, riportate da Calcio e Finanza, in merito all’ipotesi di organizzare un torneo alternativa da un’altra parte del mondo: 

“Non possiamo stare fermi dal 15 novembre al 6 gennaio e stiamo cercando di organizzarci con altre squadre italiane per fare qualcosa. Si era parlato di Stati Uniti, Emirati, ci potrebbe essere il Nord Africa. Stiamo vedendo, stiamo studiando, una commissione in Lega sta verificando queste opportunità. Non puoi convincere tutte le società a seguire un certo protocollo, qualcuno magari si sarà organizzato in altro modo. Noi comunque, alla ripresa del campionato, dobbiamo essere pronti a non soffrire”.

Quel lungo stop in mezzo al campionato sarà anomalo e, per certi versi, ricorda la sosta forzata dovuta alla pandemia nel 2020. Anche in quel caso il Lecce era in Serie A e, senza dubbio, quella sosta ha condizionato poi il cammino dei giallorossi, dato che si è giocato in piena estate ed ogni tre giorni. Adesso si spera che la situazione possa essere gestita meglio e si prendano delle decisioni che non favoriscano solo alcuni club a danno di altri.

 

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"