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Frosinone e Lecce si affrontano allo stadio Benito Stirpe. Baroni schiera i suoi con i soliti 4-3-3. In porta c’è Gabriel; in difesa Gendrey, Lucioni, Dermaku e Barreca; a centrocampo Majer, Hjulmand e Gargiulo; in attacco il tridente composto da Strefezza, Olivieri e Di Mariano. 

Il Frosinone parte forte e crea subito un’occasione sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma Garritano non prende lo specchio della porta. 

I giallorossi rispondono con un’incredibile traversa di Gargiulo, che per poco non beffa il portiere avversario. 

Le due compagini si studiano ma non creano occasioni rilevanti. I ciociari spingono parecchio dalla parte di Canotto, mentre i giallorossi non riescono a sfondare senza il loro terminale offensivo Massimo Coda. 

Nell’intervallo Bjorkengren prende il posto di Majer. I giallorossi ricominciano con un piglio diverso e concludono due volte in pochi minuti verso la porta di Ravaglia. 

Al minuto 60 Coda subentra al posto di Olivieri. Il Lecce spinge parecchio ma commette diversi errori in fase d’impostazione e difficilmente riesce a trovare lo spazio per concludere a rete. 

Pablo Rodriguez e Calabresi subentrano a Strefezza e Gendrey.  Al minuto 79 Coda ha sui piedi una grande occasione ma Ravaglia si oppone, compiendo un autentico miracolo. 

A 10 minuti dalla fine Blin entra al posto di Gargiulo. A 5 minuti dalla fine il Frosinone rimane in 10: espulso Manzari. Il direttore di gara, però, lo rivede e decide di ammonire soltanto il centrocampista ciociaro.

Al primo minuto di recupero, Pablo Rodriguez sfiora la rete dell’1 a 0, con un colpo di fino che ha sfiorato il palo. Dopo 4 minuti di recupero il direttore di gara decreta la fine del match. 

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