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C’era un baccano infernale. La Nord urlava “in Serie B, noi ce ne andiamo in Serie B” e tra i 20000 presenti tutti avevano la faccia stravolta, come se la fatica di quei lunghi anni di Serie C si facesse sentire tutta in quel momento. 

Lepore e Mancosu tenevano la palla vicino la bandierina. La rete di Armellino era stata l’unica del match e Di Piazza si era lasciato ipnotizzare per ben due volte da Gomis, non chiudendo mai definitivamente quel Lecce-Paganese. Arrigoni implorava l’arbitro di fischiare, ormai era fatta ma il direttore di gara voleva rispettare il recupero ed ha lasciato giocare fino all’ultimo secondo disponibile. 

Poi tre fischi. Il tifo era assordante ma quel suono si è sentito bene, sanciva la fine di un incubo e l’inizio di una nuova era ed ognuno di noi, se pesca nei ricordi della sua memoria, sentirà ancora quel rumore netto, chiaro, inconfondibile.

Da quel momento è buio totale, una festa continua fatta di lacrime di gioia e pugni verso il cielo. Il Lecce era tornato in Serie B, sembrava incredibile, perché quando vuoi così tanto qualcosa raggiungerla ti appaga di tutti i sacrifici e le delusioni passate.

Abbiamo visto gli altri esultare, deriderci, festeggiare. Abbiamo sentito gli altri sentenziare su società e giocatori. La nostra società ed i nostri giocatori. Qui a Lecce c’è un brutto vizio: tutti parlano di questa squadra ma davvero in pochi conoscono le cose e soprattutto tifano i giallorossi.

Allora 3 anni dopo questa piccola pagina dei ricordi la dedichiamo a chi ha il Lecce nel cuore sempre. A chi questa mattina rivedendo queste immagini si sarà emozionato, ricordando quanto sia stato felice appena 3 anni fa. Che poi, noi lo sappiamo bene e la Nord ce lo ricorda ogni santa domenica: “Serie A, Serie C, siamo sempre qui”. 

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