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Anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, ha voluto ricordare lo scomparso Giovanni Semeraro:
oggi piango - come i tanti che lo hanno conosciuto - un uomo per bene.  lui amico di mio padre, io di suo figlio. rapporti nell’uno e nell’altro caso segnati da stima, rispetto, considerazione, affetto oltre l’assiduità delle frequentazioni. ha avuto una vita importante, densa, ricca, da protagonista sempre sulla scena.
c’è chi lo ricorderà imprenditore impegnato a diversificare le attività di impresa avviate dal padre; chi presidente della Banca del Salento, che per questo territorio è stata opportunità di lavoro e crescita professionale per tanti; chi artefice della gestione sportiva dell’USLECCE, con il ritorno trionfale in serie A e poi il triste epilogo; chi per il suo profilo di uomo pubblico sempre attento a cogliere opportunità e problemi legati alla sua terra. come tutte le biografie importanti anche la sua è stata segnata da gioie e amarezze, successi e delusioni. mai è venuto meno al suo modo di stare al mondo, caratterizzato da educazione, stile, comprensione. neanche quando il suo nome - per lungo tempo osannato dai tifosi - è poi divento oggetto di cori di scherno; neanche quando - e parlo di una vicenda nella quale ci siamo trovati nostro malgrado contrapposti -ha affrontato dolorose vicende giudiziarie. è rimasto sempre e sino all’ultimo un uomo mite, generoso, attento. ricordo la sua ultima visita in comune - dopo aver richiesto un appuntamento tramite segreteria - per segnalarmi con delicatezza le difficoltà di una persona a lui cara. fu l’occasione per una chiacchierata lunga nella quale gli ricordai quando bambino andavo nella sua casa di viale lo Re per giocare con Rico;  e di quando mio padre - allora sindaco - venne attaccato politicamente per aver siglato un accordo con la Fondazione Semeraro per l’assistenza sulla programmazione dei fondi comunitari. sorridemmo ripensando a quegli episodi remoti e lontani. “vienimi a trovare” mi diceva le volte che capitava di incontrarsi. lo farò ora per porgergli l’ultimo saluto e abbracciare commosso la sua famiglia.
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