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Nelle scorse ore gli agenti in servizio presso la Squadra Mobile e presso la Sezione Volanti, hanno tratto in arresto il cittadino marocchino ER RAMY Mohammed, classe 1991, per tentato omicidio di un suo connazionale e porto illegale di arma da taglio.

I FATTI

Gli agenti della Squadra Mobile, nel corso di un servizio, transitando in questa via Duca degli Abruzzi, all’altezza dell’intersezione con viale LO RE, venivano avvicinati da un giovane extracomunitario che presentava la mano sinistra insanguinata, il quale riferiva di avere subito poco prima un’aggressione poco distante e precisamente all’altezza dell’intersezione tra la via Duca degli Abruzzi con vico De Argenteris, da parte di un suo connazionale che lo aveva accoltellato agli arti inferiori e poi era fuggito a bordo di mountain bike di colore nero e verde. Gli agenti acquisivano la descrizione dell’aggressore e si ponevano alle ricerche aiutati dagli agenti della sezione volanti, rintracciandolo subito dopo, in questo Viale Leopardi. Al momento del rintraccio, lo stranierosi presentava con una ferita da taglio alla mano destra. Nel frattempo sul luogo dell’evento delittuoso sopraggiungeva un’ambulanza del 118 che accompagnava lo straniero in ospedale per le cure del caso. Gli agenti, seguendo le tracce ematiche presenti sull’asfalto, rinvenivano l’arma del delitto, un coltello a serramanico con la lama di 10 centimetri intrisa di sangue, nascosto all’interno di una crepa presente in un muro di recinsione. Le indagini,condotte attraverso la visione delle immagini dell’impianto di sorveglianza di alcuni privati che avevano ripreso l’intera scena dell’aggressione e dell’accoltellamento, hanno permesso di appurare che si era trattato di un vero e proprio tentativodi omicidio poiché dalle immagini ER RAMY Mohammed, impugnava l’arma e sferrava un primo fendente all’altezza del fianco sinistro del suo connazionale, che schivava, per poi colpire nuovamente la vittima alla coscia sinistra, all’altezza del gluteo. La vittima dopo le dimissioni dall’ospedale di Scorrano, dove gli veniva riscontrata una ferita alla coscia sinistra, suturata e giudicata guaribile in gg.8 s.c., sporgeva querela contro il suo connazionale,a lui peraltro sconosciuto,dichiarando che tutto era scaturito da una discussione con un altro suo connazionale, che lo accusava del furto di una biciclettaedi uno zaino. L’arrestato, su disposizione del Sostituto Procuratore  Dr.ssa Stefania MININNI della Procura della Repubblica di Lecce veniva accompagnamento in carcere.
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