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C’è vita dopo il calcio? È stata questa la domanda che ci siamo posti qualche giorno fa, quando abbiamo deciso di dare inizio ad una nuova rubrica dedicata a tutti quei giocatori che, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, hanno scelto di abbandonare per sempre quel mondo ovattato, gettandosi in quello reale e provando ad iniziare una nuova avventura. Il primo protagonista delle storie che, una volta a settimana vi racconteremo, è un difensore centrale, che ha giocato in Salento per 5 stagioni, collezionando in totale 167 presenze, condite da un gol ed un assist. Lorenzo Stovini, infatti, ha onorato la maglia giallorossa come pochi nel recente passato, dimostrando attaccamento e grande voglia di vincere con addosso i nostri colori. Dopo tanta Serie A e B, il centrale toscano ha detto basta nel 2013, dopo l’ultima esperienza vissuta con l’Ascoli, sebbene nel 2015 sia tornato in campo, in seconda categoria per salvare la squadra della cittadina nella quale viveva. A Lecce Lorenzo è ricordato sempre con grande piacere, sia per le salvezze e la promozione conquistate, su tutte quelle con Delio Rossi in panchina, che per il suo modo di fare, molto disponibile con tutti i tifosi. La maglia salentina è stata quella più indossata dal classe ’76 che, in ogni caso, ha vissuto esperienze positive anche con le maglie di Vicenza, Reggina, Catania ed Empoli. A dire il vero, Stovini è stato accostato anche tante volte alla maglia azzurra della Nazionale, ma alla fine i sogni non sono mai tramutati in realtà, così come non è mai arrivata la chiamata della Fiorentina, la squadre del suo cuore. Nonostante abbia preso il Patentino Uefa A e Uefa B ed anche quello per svolgere il ruolo di direttore sportivo, fino ad ora Stovini è rimasto lontano dal calcio, in attesa di una chiamata da qualcuno che creda davvero in lui. Per vivere è diventato un corriere a prenotazione, lavorando soprattutto per le banche, ma non ha mai nascosto di voler ritornare su un campo verde, provando a dare dei consigli o a scovare talenti. Appena ritiratosi, il classe ’76 ha collaborato con la scouting della Sampdoria, ma il suo rapporto di lavoro è durato troppo poco. Nemmeno l’altra grande passione di Lorenzo, ossia il poker, ha portato i frutti sperati, anche se il difensore toscano ha partecipato a diversi tornei, sia online che in presenza, studiando metodi innovati per vincere e rendere tutto quello un vero e proprio lavoro. Tra una consegna e l’altra adesso Lorenzo pensa a quei momenti vissuti in Salento, alle vittorie ed alla fascia di capitano che lo ha reso un idolo agli occhi dei tifosi del Lecce. Chissà che un giorno Stovini non torni qui, magari a lavorare per la società che gli ha permesso di giocare in Serie A e di ottenere enormi soddisfazioni.
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