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Quella che vi stiamo per raccontare non una storia qualunque, ma certamente di casi del genere ce ne sono tanti e grazie al calcio alcuni emergono, facendoci capire quanto siamo stati fortunati a nascere dalla parte “giusta” del mondo.

Qualche settimana fa Moustapha Cissé, il protagonista del nostro racconto, ha calcato il terreno del Via Del Mare, per il match del campionato Primavera tra Lecce ed Atalanta. In quell'occasione il centravanti guineano non ha trovato la via del gol ma ha impressionato i presenti per forza fisica e capacità tecniche.

Adesso ne parlano tutti ma fino a due mesi nessuno lo conosceva. Il classe 2003, infatti, giocava in Seconda Categoria qui da noi nel Salento con la Rinascita Refugees, squadra leccese composta da richiedenti asilo e ospiti dei progetti Sprar/Sproimi. 

L'Atalanta, però, ha fiutato l'affare e lo ha tesserato a gennaio, utilizzando addirittura uno slot da extracomunitario pur di portarlo a Bergamo. Il tecnico degli orobici Gian Piero Gasperini, poi, non ha avuto paura di gettarlo nella mischia ieri, dato che la formazione nerazzurra aveva parecchi attaccanti indisponibili. Cissè, già autore di 3 gol in 4 gare con la Primavera, ha subito timbrato il cartellino, segnando un gol decisivo per la corsa Champions League nel match contro il Bologna. 

Il suo procuratore lo ha portato a Bergamo ed adesso i nerazzurri hanno l'ennesimo talento da lanciare nel grande calcio, un ragazzo che sa cosa significhi fare sacrifici ed in campo vuole solo divertirsi e fare gol. 

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