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Stefano Azzi, Ceo di DAZN Italia ha rilasciato una lunga intervista al Sole24ore, all’interno della quale ha affrontate varie tematiche relative alla visione delle partite sulla piattaforma streaming. Ecco di seguito le sue dichiarazioni: 

PROBLEMI TECNICI

"Anche in questa stagione Dazn ha dovuto fronteggiare la famigerata rotella per i consumatori... Sempre meno. In un anno e mezzo abbiamo trasmesso 640 partite. In questo novero le criticità ci sono state in circa l’1% dei match. Ce ne siamo sempre scusati, assolutamente, rileviamo che sono criticità appartenenti a episodi passati e in molti casi neanche riferibili a noi. Da Ott responsabile quale siamo, abbiamo rimborsato proattivamente in pochi giorni. Ma abbiamo lavorato sodo, investito e guardato in avanti".

PREZZO E PIRATERIA 

"Va bene parlare del prezzo, ma prima mi concentrerei sul menu e sulla pirateria. È da lì che bisogna partire. Sui diritti della Serie A per i prossimi cinque anni siamo pronti a giocare la nostra partita con determinazione. Ma l’importante è anche migliorare il prodotto come experience. Cosa assolutamente possibile". 

RICAVI 

"E' in crescita corposa. I ricavi sono saliti del 70% e DAZN si sta ritagliando sempre di più il ruolo di leader europeo dello sport in streaming. Il gruppo si è posto l’obiettivo di arrivare alla profittabilità per la fine del 2023. E anche noi in Italia siamo in linea con la strategia del gruppo. Questa fase per noi è ancora quella degli investimenti per creare valore. Lo abbiamo fatto con la Serie A, ma anche con l’acquisizione di Eleven Group e con tutto l’impegno sulle infrastrutture e sulla tecnologia". 

STREAMING 

“Lo streaming non è il futuro, è il presente. I numeri sulla crescita nella fruizione ci convincono del fatto che sia cambiato il paradigma. Abbiamo circa 15 milioni di device unici registrati. Il 30% circa di chi utilizza il servizio lo fa in mobilità. E l’audience ci sta dando risultati positivi”.

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