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Gabriel Strefezza è arrivato a Lecce durante lo scorso mercato estivo per una cifra vicina ai 600 mila euro.

Quando il club salentino ha annunciato il suo acquisto, in molti, sia colleghi che tifosi, non hanno fatto i salti di gioia, ricordando che il brasiliano in carriera aveva segnato poco e niente e che spesso era stato accusato, dai suoi stessi supporter, di essere poco continuo, oltre che quasi mai decisivo sotto porta.

I numeri parlavano chiaro e davano ragione ai detrattori dell'esterno offensivo, ma le cifre vanno analizzate, lette, capite e non tutti lo fanno con attenzione.

Strefezza con la Spal ha giocato in un modulo diverso, spesso nel 352 prima di Semplici, in Serie A, e poi di Marino e Rastelli, nello scorso campionato. L'esterno giallorosso, quindi, aveva maggiori compiti difensivi ed era molto più lontano dalla porta, con i suoi allenatori che gli chiedevano pochi dribbling e molti cross per le due punte centrali.

L'ex Juve Stabia, in realtà, aveva giocato da esterno d'attacco solo con le vespe campane prima di arrivare a Lecce, ma Baroni ha deciso di cucirgli addosso questo ruolo, perché convinto dalle sue qualità nello stretto. 

Probabilmente nessuno, nemmeno il tecnico salentino e Corvino, si aspettavano questa sua crescita incredibile anche dal punto di vista realizzativo, dato che Strefezza ha già segnato 13 gol ed è al secondo posto della classifica marcatori, alle spalle del super bomber Massimo Coda.

Di pari passo al discorso relativo al ruolo ne va fatto un'altro riguardante l'età e la maturità calcistica. Gabriel adesso ha 24 anni ed è nella fase più importante della sua carriera. Lecce gli ricorda il Brasile e qui sta riuscendo ad esprimersi come mai fatto prima. 

Il calore della piazza, la fiducia da parte di società e compagni e l'obiettivo prestigioso per il quale sta lottando stanno facendo la differenza e lo hanno responsabilizzato ancor di più. 

Mancano 5 gradini per arrivare in cima e festeggiare qualcosa di straordinario. Strefezza sa che questo può essere l'anno giusto, la stagione decisiva per compiere il definito salto di qualità. 

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