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Il direttore sportivo Mauro Meluso ha parlato in conferenza stampa, presentando gli ultimi acquisti del mercato invernale del Lecce, Nehuen Paz e Antonin Barak. Di seguito le dichiarazioni del d.s. giallorosso "Sono molto contento di Paz e Barak, dell’impatto che hanno avuto nella nostra squadra. Sono felice per entrambi, ci daranno sicuramente una grossa mano. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con me, il d.g. Mercadante che mi ha supportato dalla sede e i miei collaboratori dello scouting. Abbiamo fatto undici operazioni in uscita e cinque in entrata, è stato un mercato abbastanza lungo. Sono abbastanza soddisfatto per quelli che erano gli obiettivi da perseguire. Nelle riunioni fatte ci siamo trovati sempre in sintonia, soprattutto con il presidente che è l’unico con il quale mi interfaccio e con l’allenatore. Abbiamo cercato di arrivare a determinati giocatori e ci siamo riusciti, abbiamo colmato delle lacune che avevamo. Dovevamo crescere in centimetri e forza in mezzo al campo. Ringrazio anche alcuni agenti, su tutti Sergio Berti che ha scelto di mandare da noi Barak perché sapeva che qui si sarebbe inserito in un contesto nel quale le sue qualità potevano emergere. Non cantiamo vittoria però, non abbiamo ottenuto ancora nessun risultato. Dobbiamo solo continuare a sperare che i nuovi diano il loro apporto alla squadra, Donati e Deiola sono cresciuti molto, Barak e Saponara hanno fatto già vedere qualcosa. Paz è stata una scelta dell’ultimo momento perché seguivamo altri giocatori ma ha colmato una casella che si mancava. Volevo ringraziare il presidente Sticchi Damiani, sono onorato di essere al suo fianco. Lui in questo club ha come unico interesse quello di fare del bene alla sua terra e alla gente, che domenica ci ha dato una grande mano. Dopo la brutta sconfitta con il Verona abbiamo giocato con un clima molto positivo e questo deve far riflettere". "Nel mercato avevamo delle priorità. Soprattutto in mezzo al campo volevamo alzare il tasso qualitativo e fisico della squadra. In questo senso vanno gli acquisti di Deiola, Barak e Saponara. Il difensore era nelle nostre idee ma non una priorità. Nelle ultime 24 ore c’è stata una telefonata con Liverani nella quale abbiamo ragionato sulla possibilità di fare un attaccante. Però ci sono anche delle esigenze di lista. La lista era piena e composta da 18 giocatori, il 19° è Imbula che è fuori lista. Ci sono dei mercati aperti e speriamo di poter trovare una destinazione per lui. Per questo avremmo dovuto prendere un under 22 in attacco e per questo era molto difficile. La società è una neopromossa, ha un gap tecnico ed economico nei confronti delle squadre che giocano da più anni in A. Chi accetta di fare il mio mestiere deve accettare anche gli strumenti con i quali operare: la società traccia la politica e il d.s. la applica. Cercheremo in tutti i modi di salvaguardare la categoria. Quando abbiamo vinto la B non avevamo una squadra ammazza-campionato, siamo partiti per salvarci e Liverani ha fatto qualcosa di eccezionale. La politica è quella di tenere i conti in ordine e non appesantire la società. Il mercato che abbiamo fatto ha dato anche un beneficio economico notevole e questo è un dato di fatto. Negli ultimi giorni di mercato stavamo cercando di fare un’operazione in sintonia con la Juventus e una in autonomia con un ragazzo che gioca in Brasile. Imbula? Dobbiamo capire se è possibile fare una doppia risoluzione, una con noi e una con lo Stoke City, vedremo nei prossimi giorni. Le richieste avute per lui non le ho mai avute per nessun altro, è stato chiesto da tante squadre. Quando stavamo chiudendo per Barak si sono inserite altre squadre perentoriamente ma lui non ha voluto sentire nulla, questo deve far piacere perché fa capire che siamo una società credibile. Le critiche? Fanno parte del gioco. Non sopporto quelle subdole, quelle che non sono dirette. Per fortuna però ho a che fare con persone che sono molto dirette. È normalissimo ed era anche giusto che si criticasse un po’, fino all’altro ieri eravamo in una situazione difficile. Sono arrivato sabato e mi era stato detto che c’era un clima negativo, ma poi domenica ho trovato un ambiente che voleva aiutarci. I prestiti secchi? Abbiamo cambiato politica rispetto all'estate per far fronte ad esigenze di natura tecnica. Il prestito di Barak ad esempio è dettato da esigenze di natura tecnica, è un'operazione simile a quella di Kulusevski al Parma, è finalizzata alla valorizzazione del ragazzo".
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