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Samuel Umtiti ha esordito ieri sera con la maglia del Lecce nella sfida persa 2 a 1 dai salentini contro la compagine di Mourinho. Il difensore francese è sceso in campo di nuovo dopo 301 giorni dall’ultima volta, ma ha disputato una sfida senza sbavature, guidando la difesa con autorità e qualità.

Nei primi minuti di gioco ha preso le misure agli attaccanti della Roma e dalla mezz’ora in poi è salito in cattedra, toccando tanti palloni e spronando anche i suoi compagni di squadra, visibilmente scossi dopo l’espulsione del capitano Morten Hjulmand.

Umtiti si è fatto trovare sempre al posto giusto nel momento giusto e non ha mai sofferto la velocità degli avanti giallorossi. Nel secondo tempo, poi, ha rimediato una discutibile ammonizione per proteste, dopo aver subito un brutto fallo da Pellegrini.Alla fine ha chiuso anche con la fascia di capitano al braccio, a causa dell’espulsione del centrocampista danese e l’uscita dal campo di Strefezza. 

Adesso sarà fondamentale vedere il suo rendimento per le prossime sfide, per capire quanta autonomia abbia e quanto possa dare una mano a questa squadra anche sul terreno di gioco. Tanti dei suoi compagni, nelle conferenza stampa di rito, lo hanno definito uno dei leader indiscussi dello spogliatoio ed anche ieri ha cercato di rincuorare i più giovani e prendere per mano la squadra per guidarla fino al pareggio.

Il suo sogno è quello di ottenere un pass per il prossimo Mondiale in Qatar con la sua Francia. Sarà molto difficile, però, che il c.t transalpino lo convochi, tenuto conto anche della folta e forte concorrenza. In ogni caso, adesso l’obiettivo è quello di fare bene con la maglia del Lecce per tornare ad essere quel difensore affidabile che il Barcellona meno di 5 stagioni fa ha pagato ben 25 milioni di euro. 

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