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"Parlo di una cosa che non mi accadeva da 20 anni. Prima c'era il bar sport, ora i social. Sto notando che attraverso i social (così mi riferiscono, non riesco a starci dietro) c'è un accanimento, la politica della distruzione sui calciatori, farli passare per ciò che non sono. Parlo di Ceesay.

Bisognerebbe avere un po' di sensibilità sui social. Ceesay è patrimonio del Lecce: perchè infierire? Perché si è una persona cattiva. Le cattiverie non devono appartenere alle cose in cui credi. Questo ragazzo ha fatto 6 gol e lo si fa passare per uno che fa danni. Questo è voler distruggere un ragazzo. Il Lecce deve rischiare, non può pagare 15 milioni calciatori collaudati. Io ho sempre dovuto rischiare, il tifoso non se la può prendere con un ragazzo. Abbiamo avuto due offerte da club arabi per Ceesay: non si sono finalizzate né per colpa sua né per nostra.

Richieste che, fino ad un certo punto, hanno avuto continuità poi sono sparite. Ceesay è un bravo ragazzo. Vorrei avere gli euro per comprare un attaccante da 11 gol (realizzazioni Ceesay+Colombo) ma non è possibile.

Dopo Lucarelli, Chevanton, Bojinov, Francioso, Palmieri e Vucinic (portati da me) non ricordo attaccanti da doppia cifra in A a Lecce. Pasculli da campione del mondo fece 9 gol. Ceesay lo abbiamo pagato 0, fa 6 gol e deve sparire. Baldieri ne fece 7, Russo 5, Iannuzzi 1. Ci si accanisce se sbaglio l'attaccante. La società fa fatica a darmi il budget per un attaccante da doppia cifra. I tifosi devono apprezzare i calciatori. La maggior parte dei tifosi ne capisce".

Ha parlato così Pantaleo Corvino, durante la conferenza stampa di presentazione di Wladimiro Falcone, vecchia conoscenza del calcio leccese. Ha voluto difendere Assan Ceesay dalle tante critiche piovutegli addosso, spiegando la situazione e come realmente si è svolta una trattativa lunga e, per certi tratti, indecifrabile. 

Assan Ceesay, le ingiuste critiche nei suoi confronti 

Assan Ceesay, come detto dal Responsabile dell’Area Tecnica giallorossa, ha segnato 6 gol durante la scorsa stagione, presentandosi con una rete alll’Inter da assoluto esordiente nel campionato italiano. 

A queste latitudini i tifosi chiedono spesso che la maglia venga sudata, in realtà si dice che sia l’unica cosa che conti per davvero, l’unico aspetto sul quale non si possa transigere in nessun modo. Leggendo i commenti di una frangia di tifoseria, però, pare che questa regola sia scomparsa. I tanti allenatori senza patentino che tifano per questa squadra si arrogano il diritto di pontificare sulle qualità tecniche di un calciatore professionista che nella scorsa stagione ha tirato la carretta per diverso tempo, non facendo mai mancare il suo apporto alla squadra, al di là dei limiti che un attaccante di una neopromossa può, ed anzi, deve avere. 

Nessuno presentandolo in conferenza stampa ha mai parlato di un fenomeno. Nell’annata precedente Ceesay si era laureato capocannoniere del campionato svizzero, con 21 gol siglati con la maglia dello Zurigo. In Italia ha fatto vedere buone cose ed alla fine è stato il secondo miglior marcatore della formazione di Baroni, che ha raggiunto l’obiettivo prefissato con addirittura una giornata d’anticipo.

Non è accettabile che alcuni tifosi sfoghino le loro frustrazioni su un ragazzo che rappresenta un patrimonio di questa società e che non ha mai fatto nulla per meritare attacchi od insulti. Inutile anche commentare le critiche a sfondo razziale, dalle quali ci siamo sempre sentiti lontani per mentalità, se non altro per la nostra rinomata e storica calorosità verso gli stranieri, e che invece sembrano ormai far parte del linguaggio di una nutrita fetta di supporters salentini. 

Assan per adesso rimane al Lecce, sebbene il mercato sia lungo e possa succedere di tutto. Siamo certi che la trattativa per la sua cessione ed i commenti negativi non gli abbiano fatto perdere il focus sull’obiettivo stagionale del club di Via Costadura. Da professionista scenderà in campo ogni qual volta mister D’Aversa lo riterrà opportuno, dando il massimo. Per se stesso, per il Lecce ed anche per chi parla senza sapere niente. 

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