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Nelle scorse settimane i tifosi giallorossi hanno invaso le loro bacheche social con messaggi nei confronti di Baroni. I più chiedevano un cambio di modulo, anche per sorprendere gli avversari, e l’inserimento nell’undici titolare di Alexis Blin, un giocatore capace di abbinare qualità e quantità come nessuno in questo Lecce.

Baroni ha schierato il centrocampista francese da titolare contro la Fiorentina a causa dell’assenza di Hjulmand per squalifica. A Bologna, invece, lo ha inserito nel secondo tempo per provare a recuperare la partita mentre con Juventus ed Udinese ha scelto di promuoverlo nuovamente dal primo minuto, cambiando anche sistema di gioco.

Il Lecce, infatti, in fase di non possesso difende con un 4411, con Gonzalez pronto a schermare il regista della squadra avversaria o ad uscire nella prima passione sul difensore portatore di palla. Blin e Hjulmand, invece, costituiscono il centrocampo a 2 tanto richiesto praticamente da tutti, con il francese che ha compiti per lo più difensivi ed il danese che invece si avventura in qualche verticalizzazione, sebbene queste non rappresentino il suo pane quotidiano.

In fase di possesso, invece, il Lecce attacca con un più quadrato 4231, sempre con due centrocampisti centrali pronti a bloccare le folate offensive degli avversari. Vi abbiamo detto tante volte che i numeri contano poco ed i giallorossi ieri lo hanno dimostrato. Ciò che fa la differenza in una squadra come quella salentina, inferiore tecnicamente alla maggior parte delle compagini di Serie A, è l’atteggiamento con il quale si scende in campo e si combatte per 90’ minuti. 

Blin scende sul terreno di gioco con coraggio e, come ha scritto anche nella didascalia della sua ultima foto su Instagram, a testa alta, senza aver paura di nessuno. Questo è lo spirito giusta di chi sa cosa significhi lottare per conquistare la salvezza e dare battaglia ogni giornate per raggiungere l’obiettivo. 

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