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La notizia della defezione di Francesco Acerbi dal prossimo raduno della Nazionale Italiana a Coverciano ha colpito come un fulmine a ciel sereno il mondo del calcio. Il difensore, pilastro dell’Inter e veterano della squadra nazionale, è stato costretto a dare forfait a causa di una pubalgia persistente che lo affligge da tempo.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha confermato nel pomeriggio che Acerbi non parteciperà al raduno a causa di questa problematica fisica. La decisione è stata presa in seguito alla necessità di un intervento chirurgico programmato per lunedì, un passo inevitabile per permettere al giocatore di recuperare completamente.

La perdita di Acerbi rappresenta un duro colpo per il commissario tecnico Luciano Spalletti, che si trova ora a dover rivedere i piani per la difesa in vista dell’Europeo. Acerbi, con i suoi 36 anni, avrebbe portato esperienza e solidità in un reparto che si appresta ad affrontare la prima grande competizione internazionale senza la storica coppia Bonucci-Chiellini.

La sua assenza si fa sentire ancor più in quanto sarebbe stato un titolare indiscusso, il fulcro di un blocco difensivo nerazzurro che ha ricevuto ampi elogi dal CT nei giorni scorsi. Acerbi, insieme a Bastoni e Barella, era parte integrante di un progetto che mirava a costruire su una base vincente, quella dei campioni d’Italia, per trasmettere una mentalità vincente a un gruppo giovane e in fase di rinnovamento.

Per colmare il vuoto lasciato da Acerbi, Spalletti ha già preallertato Federico Gatti, difensore della Juventus. Nei prossimi giorni, si chiarirà il momento in cui Gatti si unirà al gruppo azzurro, se per un breve periodo o per una durata maggiore, in attesa della comunicazione ufficiale del CT prevista per giovedì mattina.

Il forfait di Acerbi non è solo una questione di tattiche e formazioni; è il simbolo di un passaggio generazionale e della sfida che attende la Nazionale Italiana: riuscire a trasformare l’energia e il talento di un gruppo giovane in una forza capace di competere ai massimi livelli internazionali. Con o senza Acerbi, l’Italia dovrà dimostrare di poter scrivere un nuovo capitolo glorioso nella sua storia calcistica.

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