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Marco Mancosu ha parlato in conferenza stampa all'Acaya Golf Club. Queste le dichiarazioni del centrocampista giallorosso: “Mi sento bene, ho recuperato dall’infortunio, la condizione non è ancora al top ma la riprenderò pian piano. Contro lo Spezia ho avuto un trauma distorsivo al ginocchio destro, ho avuto un edema osseo che ci ha messo un po’ a rimarginarsi e ho avuto un problema al polpaccio perché correvo male, ma ora ho recuperato da entrambi i problemi. Non so ancora se ho i novanta minuti nelle gambe, rispetto agli altri sono indietro ma sono al lavoro per rimettermi al meglio. Nel ritiro ho trovato gente in forma con voglia di fare bene. Sono rimasto impressionato dalla condizione dei compagni, Falco l’ho trovato trasformato a livello fisico, negli allenamenti ho visto che aveva un passo diverso rispetto agli altri”. “Perdere 4-0 fa male, non lo digerisco, anche se l’Inter è una squadra di grandi campioni non dobbiamo rassegnarci alla sconfitta neanche contro queste grandi squadre. Per la salvezza bisogna anche rosicchiare qualche punto in queste partite. È stato il nostro battesimo in serie A e ci è servito per capire contro chi giocheremo, questa sconfitta la paragono a quella in coppa contro il Genoa dello scorso anno, ci ha fatto capire che se non facciamo attenzione andiamo incontro a partite del genere. Fermo restando che abbiamo fatto bene per venti minuti e siamo stati bene in partita”. “Giocando con il 4-3-1-2 in serie A posso dare equilibrio essendo centrocampista, faccio delle cose che magari un attaccante non riesce a fare. Però anche con tre punte questa squadra può fare bene, è questione di abitudine. I nuovi sono tutti come me li aspettavo. Ero contento quando hanno preso Lapadula, mi ha sempre dato l’impressione di essere un giocatore che aveva fame e ne ho avuto la conferma. Mi piace anche Shakhov perché è molto inquadrato e ha cultura del lavoro, le persone che lavorano così mi piacciono tanto”. “Non mi pongo obiettivi personali, per me l’importante è che si raggiungano gli obiettivi di squadra, mantenere la categoria sarebbe il massimo per il futuro di questa squadra e di questa città. Io devo continuare a fare bene, se sono ancora qua dopo gli anni di C è perché me lo sono meritato ma ciò non significa che mi si deve stendere il tappeto rosso davanti, se continuerò a far bene sono certo che sarà ancora una lunga storia con questa maglia ma dipende tutto da me”. “Il Via del Mare deve diventare un fortino, le salvezze si costruiscono così. Siamo alla seconda giornata e dobbiamo ancora affinare molti meccanismi di squadra. Non dovrà mancare l’umiltà, dobbiamo pensare che gli altri sono più forti di noi anche quando può non essere vero, pensando così riusciremo a fare una prestazione importante. Contro il Verona ho vissuto una delle notti più belle con questa maglia è stato il mio salto di qualità dalla C alla B, speriamo che si ripeta. La piazza leccese voleva la serie A e la risposta con gli abbonamento è stata devastante. Questo mi fa molto piacere”.
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