Come giocherà il Lecce con Luca Gotti? Il 3-5-2 potrebbe essere un'ipotesi
I giallorossi da anni giocano con il 4-3-3 ma le ultime vicende sportive potrebbero aver rotto un argine
Lo sanno pure i muri: il Lecce gioca da anni con il 4-3-3 dalla prima squadra a tutto il settore giovanile. Il diktat, scaturito da una decisione di Pantaleo Corvino, è un'idea interessante perché da un alto abitua tutti i ragazzi delle giovanili a giocare con un solo sistema di gioco, individuando e sviluppando per ciascuno un ruolo specifico, sperando poi che un domani possa tornare utile in prima squadra, e dall'altro agevola il calciomercato ed il rendimento nel tempo dei giocatori della prima squadra.
Il punto debole di questa teoria è la sua assoluta rigidità. Il fatto che non possano esistere variazioni al tema. E quando ci sono state (anche fortunate, ricordando Lecce-Fiorentina), sono durate quanto una bolla di sapone. Naturalmente ciò diventa penalizzante quando, per contingenze del momento, non si hanno gli uomini a disposizione per attuare questo gioco.
Come giocherà Gotti a Lecce?
Questa è la domanda che ci stiamo ponendo un po' tutti da quando abbiamo saputo che Luca Gotti sarà il nuovo allenatore del Lecce. Un allenatore che solitamente predilige la difesa a tre ma che in carriera ha anche vinto, come allenatore in seconda, giocando con il 4-3-3, ad esempio nel Chelsea di Maurizio Sarri.
E allora, tornando alla domanda, come giocherà a Lecce?
La risposta non è semplice. La squadra è stata costruita per il 4-3-3 e oltretutto nel mercato di Gennaio ha fallito numerosi rinforzi, tra cui proprio l'arrivo di un altro centrale difensivo. Immaginare di passare alla difesa a 3 potrebbe sembrare un azzardo, potendo contare attualmente solo su tre difensori centrali e senza ricambi.
Immaginiamo dunque che almeno a Salerno si proseguirà sul 4-3-3, con variazioni al tema precedente, e con la possibilità di passare a 3 anche a partita in corso. Magari dopo la trasferta di Sabato, approfittando della pausa per la Nazionale, si potrà provare a lavorare su un sistema di gioco differente.
Potrà effettivamente provare una difesa a 3? E come la mettiamo con il 4-3-3 come modulo di riferimento?
In una recente Live su Twitch, il nostro Marco Marini ha affermato:
So per certo che quando il Lecce ha contattato Gotti non si è parlato di sistema di gioco.
Un modo per dire che adesso come adesso il tabù del cambio modulo non è più un tabù, bisogna pensare a salvare la squadra dalla retrocessione e l'ultima cosa che bisogna fare è mettere in difficoltà l'allenatore.
Gotti in questi 3-4 giorni rimasti prima di Salerno valuterà la Rosa e deciderà se e quando attuare un sistema di gioco diverso dal 4-3-3. Se ci sarà abbastanza spocchia (positiva, da intendersi come carisma) allora potrebbe anche azzardarla subito.
Il Lecce può giocare con il 3-5-2 o il 3-4-3?
Si legge in giro che questa Rosa non possa giocare con la difesa a 3. Ed effettivamente non è stata pensata per giocare così. Ma in caso di necessità, a sole 10 giornate dalla fine, stringendo i denti e sacrificando qualche giocatore, si potrebbe fare se Gotti dovesse pensare sia necessaria.
In questa grafica possiamo vedere come il Lecce possa schierarsi con il 3-5-2.
La linea di difesa schiererebbe direttamente i tre centrali a disposizione con Gallo, Venuti, Blin e Gendrey come possibili sostituti. A centrocampo si potrebbe immaginare una linea composta da Gallo, Rafia, Ramadani, Berisha (o Blin) e Gendrey. Banda e Venuti potrebbero essere i quinti di centrocampo a destra e Dorgu a sinistra, con Blin e Gonzalez pronti a sostituire nella zona centrale.
In attacco Piccoli e Krstovic ed in alternativa Almqvist, Pierotti, Oudin e Sansone. Fermo restando che giocando con un 3-4-1-2 o 3-4-3 si impiegherebbero più attaccanti e meno centrocampisti andando a “risparmiare centrocampisti centrali” e a sfruttare gli abbondanti attaccanti a disposizione.
Insomma, la difesa a 3, seppur forzata, non è un'utopia. Non resta che aspettare l'arrivo di Gotti e le sue prime dichiarazioni alla stampa per capirne un po' di più.