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Fabio Liverani ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Lecce-Roma. Il tecnico giallorosso si è presentato in sala stampa con una maglia recante la scritta "Un cuore per Angela" e ha spiegato così l'iniziativa: "Questa maglia è dedicata ad Angela, una ragazza che da due anni attende un trapianto di cuore. Io e la squadra vogliamo mandare questo messaggio di positività e un abbraccia alla sua famiglia". Di seguito le dichiarazioni del mister sul prossimo avversario e sullo stato di forma del suo Lecce. LA FORMAZIONE Chi fa bene merita di giocare dall’inizio, conquistare il posto in campo dipende solo dai ragazzi. Una sana competizione per noi è fondamentale. In questo momento devo dare attenzione al minutaggio di chi ha giocato quasi tutte le partite e giocando alle 15 potrebbe avere qualche difficoltà in più. Imbula non partirà dall’inizio ha bisogno di fare un percorso di crescita più tranquillo, in questo momento ha un minutaggio che va dai 30 ai 45 minuti. Giocare col caldo non è sicuramente un vantaggio per chi è indietro di condizione. LA ROMA Affronteremo un avversario costruito per obiettivi importanti. Vorrei che la mia squadra soffrisse e difendesse con umiltà quando la Roma ci chiuderà nella nostra metà campo, ma voglio vedere una squadra che con personalità riesca anche a giocare e a fare indietreggiare l’avversario. Abbiamo le qualità per creare problemi alla Roma. Ho visto qualche partita della squadra di Fonseca, in alcuni momenti hanno avuto difficoltà quando sono stati attaccati alti, però ad esempio hanno vinto facilmente con il Sassuolo che pure ha provato ad attaccare alto. La Roma è una squadra che vuole comandare il gioco, mette molti giocatori nella metà campo avversaria e gioca molto in verticale. Noi sappiamo le difficoltà della partita, sappiamo che è una squadra forte ma vogliamo provare a giocarcela con le nostre armi. Io nasco a Roma, tutti sanno qual è la mia storia. Da ragazzo ero romanista, poi ho iniziato a giocare da professionista e ho fatto cinque anni ad alto livello con la Lazio. Per me l’emozione sarà più grande quando affronterò squadre come la Lazio o la Fiorentina, dove ho vissuto gioie calcistiche. Roma con la difesa a tre? Ha tante alternative, il modulo dipenderà dai giocatori che andranno in campo. Credo che in partenza giocheranno a quattro, poi vedremo in partita. La Roma ha giocatori di esperienza che sanno isolarsi dall’ambiente sia nei momenti decisivi sia nei momenti negativi. Kolarov, Dzeko, Fazio, Mkhitarian sono giocatori esperti, non credo che la sconfitta con l’Atalanta abbia cambiato la loro mentalità. Hanno perso contro una squadra che lo scorso anno è arrivata in zona Champions, l’Atalanta oggi è una realtà ed è la quarta forza del campionato italiano. IL RENDIMENTO CASALINGO Il discorso dei risultati in casa o in trasferta è un dilemma che ci portiamo dallo scorso anno, credo che noi non dobbiamo mai cambiare atteggiamento. A livello mentale l’atteggiamento va allenato e migliorato a prescindere dai campi in cui si gioca. Credo che nel calcio di oggi il fattore campo non fa la differenza come in passato, bisogna capire che giocare in casa o fuori non è un vantaggio o uno svantaggio. La partita va gestita sempre allo stesso modo. I tifosi sicuramente sono un grande valore aggiunto, non smettono mai di stupirci soprattutto fuori casa in giorni lavorativi. Non è detto che il tifo dia un vantaggio solo in casa, mercoledì uscire dallo spogliatoio e vedere una parte di curva tutta giallorossa ci ha spinto a dare qualcosa in più. L'INIZIO DI CAMPIONATO Quest’estate non avrei firmato per sei punti in cinque partite perché cerco sempre di ottenere il massimo, poi prendo tutto quello che viene. Vedendo il calendario sapevo che nei primi turni sarebbe stato molto difficile fare punti ma non mi sono messo a fare calcoli.    
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