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Il tecnico Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato fra Ascoli e Lecce. Queste le sue dichiarazioni.

“Bjarnason è rientrato ieri sera, nella prima gara con l’Islanda aveva avuto un affaticamento, poi ha recuperato ma ha ancora fastidio sull’adduttore. Abbiamo fatto un piccolo test e abbiamo deciso di lasciarlo a riposo. È stato svolto un esame strumentale che non ha evidenziato alcun problema, solo un sovraccarico. Gallo? Il giocatore sta bene, è una scelta di condizione. Ho preferito farlo restare a Lecce per continuare lavorare. Dermaku è rientrato bene, ha svolto anche dei lavori supplementari. Anche Helgason sta bene. Ieri abbiamo avuto un problema con Majer, era raffreddato e ho preferito non fargli svolgere la seduta ma partirà con noi. L’Ascoli? È un campo complicato. Troveremo una squadra accesa che vorrà fare una partita importante. Preferisco pensare a noi, dobbiamo riprendere il nostro ritmo e la nostra intensità. L’Ascoli ha giocatori importanti in tutti i reparti, sta facendo un campionato di livello. Dai miei mi aspetto una ripartenza dopo la sosta con grande piglio e con grande attenzione. Abbiamo svolto due settimane di lavoro, siamo una squadra giovane, l’uomo è una macchina perfetta e sa recuperare bene dagli sforzi. È importante mantenere un livello alto di lavoro. Ai miei dico sempre che giochi come ti alleni, quindi se vai piano in allenamento vai piano anche in partita. La squadra sta bene fisicamente e mentalmente, non dobbiamo guardare quello che abbiamo fatto ma dobbiamo guardare avanti. Avere una striscia di risultati positivi non fa altro che alzare l’attenzione dell’avversario. Abbassare la tensione è un errore che non possiamo permetterci. La partita verrà portata a casa da chi sbaglierà di meno. Le transizioni saranno fondamentali, così come la gestione delle palle perse. Noi pratichiamo un calcio dinamico e nella dinamicità si può mettere in difficoltà chiunque. A Cittadella si è visto ciò che non dobbiamo fare, loro sono partiti forte e noi siamo partiti piano. Siamo stati bravi però a rientrare in partita. Per quanto riguarda la fase difensiva io non guardo solo la linea difensiva, contro il Monza abbiamo fatto bene perché gli attaccanti hanno corso bene in avanti quando non avevamo il pallone. Questo ci permette di allontanare gli avversari dalla porta, è un’attività fondamentale per avere equilibrio. Coda? Non mi piace fare elogi, ma lui è un giocatore molto importante. Può fare ancora di più e mi aspetto di più da lui. In settimana ho parlato con Rodriguez. A volte uno pensa che nelle scelte ci sia un giudizio ma non è così. Io su di lui sto lavorando forte. Gli voglio indicare la strada non solo per giocare qualche partita, subentrare ed essere determinante, ma per costruirsi 40 partite da 90 minuti ad alto livello. Lui sta lavorando per mettermi in difficoltà e lasciare Coda fuori. Non si costruisce una squadra che può ambire a qualcosa di importante con 11 titolari, c’è bisogno di tutti. Figuriamoci se io dimentico o metto in secondo piano giocatori di talento. Lui ha svolto una settimana importante, deve trovare continuità di lavoro. Sto facendo lo stesso con Listkowski, ha potenzialità ma deve ancora limare alcuni aspetti, deve giocare a tre tocchi e deve sapersi muoversi senza palla. Sono molto concentrato sulla crescita di ragazzi che possono e devono darci qualcosa. Io, assieme alla società, sono sempre lì a pungolarli, con le carezze ma anche con le pacche quando serve, per motivarli al meglio. Il calcio statico è un calcio passato, il calcio di oggi è dinamismo in entrambe le fasi. L’unico modo per mettere in difficoltà l’avversario è muoversi. Se sei lento nella circolazione e non fai movimento l’avversario è facilitato. Stiamo facendo una ricerca costante, da questo punto di vista abbiamo ampi margini di miglioramento. Tuia o Meccariello? È uno dei dubbi. Meccariello è entrato in un momento difficile e ha fatto benissimo. Tuia anche stava facendo benissimo, è uscito solo per un problema fisico. È una valutazione che sto facendo, ho bisogno di essere in difficoltà, più sono in difficoltà più significa che la squadra sta facendo bene. Ho due dubbi di formazione e uno è proprio quello al centro della difesa”.

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