Meluso: "Nel Lecce ho un punto fermo ed è SSD. Critiche social? Non mi interessano"
Il direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso, ha parlato a La Gazzetta del Mezzogiorno del momento del club giallorosso, del mercato di gennaio e della lotta retrocessione.
Questo il suo pensiero: “Il tris di successi centrato con la Spal, che in precedenza era stato ottenuto solo nel 2003/2004, come le 100 panchine raggiunte da Liverani a Napoli ed il 4-0 inflitto al Torino, che ha eguagliato la vittoria con lo scarto più ampio mai conquistata in A, sono record che fanno piacere perché resteranno nella storia del Lecce, ma ciò che conta nell’economia della stagione sono i punti che abbiamo messo da parte in questi tre match che ci hanno permesso di compiere un passo verso quella salvezza che costituisce in grande traguardo che vogliamo tagliare”.
Il DS continua: “Nessuno di noi ha pensato, nei momenti difficili, di non farcela, ora che le cose stanno andando bene nessuno immagina che il cammino possa essere diventato facile. Tutt’altro. Se qualcuno dovesse illudersi che è cosi commetterebbe un errore gravissimo perché la strada è lunga e tortuosa e ci saranno altre fasi delicate. Una formazione come la nostra dev’essere consapevole che dovrà soffrire sino agli ultimi 90 minuti”.
Meluso prosegue: “Ho un punto fermo, che è il rapporto con il presidente Sticchi Damiani. È una persona schietta e diretta, che dice ciò che pensa. Inoltre, è stimato dall’ambiente. Dando conto a lui dò conto all’intera piazza del mio lavoro. Per il resto, le critiche ci stanno, come qualche colpo non riuscito. Non mi interessa, invece, ciò che circola sui social”.
Sul mercato di gennaio Meluso spiega: “Determinante, in quest’ottica, è stata l’integrità morale dello spogliatoio. Il gruppo storico è composto da uomini veri, che hanno a cuore il bene del Lecce. I nuovi, inoltre, hanno avuto il vantaggio di entrare a fare parte di un collettivo che, per merito di Liverani e del suo staff, ha una identità tattica ben precisa. Inoltre, sono stati scelti perché pensavamo fossero adatti al tipo di calcio che interpretiamo”.
Sulle tre vittorie consecutive il dirigente dei salentini dichiara: “Contro i granata siamo stati spumeggianti. Al San Paolo abbiamo dato il 120% dopo un avvio in salita. Sabato abbiamo sofferto a tratti. Si consideri che, per i nostri rivali, si trattava quasi di una partita da ultima spiaggia. A questo si aggiunga che la Spal ha dei valori”.
Capitolo infortuni, il pensiero di Meluso è il seguente: “Inoltre, agli assenti che abbiamo avuto per l’intera settimana, si sono aggiunti Rispoli e Saponara alla vigilia e Falco a match in corso. Tralasciando il fatto che Gabriel e Tachtsidis erano alla prima convocazione dopo una lunga assenza. Insomma, avremmo potuto reagire male ad una simile situazione ed invece abbiamo vinto. Bene cosi”.
Su Majer, il DS spiega: “Non sono per le autocelebrazioni. Le somme andranno tirate alla fine. Lo sloveno è arrivato a parametro zero, come altri calciatori che hanno sin qui fatto bene in C ed in B e che si stanno ritagliando uno spazio in A”.
Le prossime quattro partite di campionato saranno complicatissime: “Si tratta di incontri dall’elevato coefficiente di difficoltà, ma abbiamo già dimostrato, sin qui, di potere muovere la classifica anche contro complessi di caratura totalmente differente dalla nostra. Come sempre, dovremo provare a trarre il massimo da ogni sfida. Per salvarci servono punti. Nessuna delle squadre in lotta per la permanenza mollerà fino a quando avrà una speranza”.
Sulla lotta salvezza Meluso conclude: “Sono certo che anche le ultime due daranno battaglia sino in fondo e che non sono quindi fuori dai giochi. Analogamente, chi ci precede di poco non può stare evidentemente tranquillo”.
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