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Quando lo scorso anno è arrivato nel Salento, nessuno, salvo Pantaleo Corvino ed i suoi collaboratori, lo conosceva. Thorir Helgason, infatti, era un oggetto misterioso, un giovane proveniente dall’Islanda ma assolutamente sconosciuto per tutti quelli che non masticano il calcio di quelle latitudini.

Baroni, però, lo ha subito gettato nella mischia, forse anche per capire in quale ruolo il classe 2000 potesse dare un maggiore contributo.

Nell’amichevole precampionato contro il Vicenza, ad esempio, il tecnico giallorosso lo ha schierato in attacco, a destra nel tridente. A dire il vero, il classe 2000 si è disimpegnato bene anche in quella porzione di campo, dimostrandosi abile nello stretto e capace nel dribbling rapido, nonostante i suoi 187 centimetri.

In questa stagione Helgason ha indossato la maglia giallorossa in 28 occasioni tra campionato e Coppa Italia, segnando anche una rete molto importante, quella nella sfida vinta 1 a 0 al Via Del Mare contro la Spal di Mancosu. In quell’occasione la mezz’ala islandese ha dimostrato grande senso della posizione, con un movimento senza palla da far vedere e rivedere nelle scuole calcio, e freddezza davanti all’estremo difensora avversario.

A campionato finito Helgason ha risposto presente alla convocazione da parte della sua Nazionale nelle 4 sfide di Nations League ha anche segnato due gol, entrambi ad Israele. La seconda rete è stata anche di pregevole fattura, con un tiro all’angolino dal limite dell’area di rigore. 

Il ragazzo di proprietà del Lecce lo scorso anno ha già respirato l’atmosfera di un grande stadio durante gli ottavi di Coppa Italia contro la Roma, sfida nella quale ha giocato da titolare. Il suo sogno è quello di indossare la maglia del Lecce anche nella prossima stagione e le due reti segnate in Nazionale rappresentano un chiaro messaggio alla dirigenza salentina. 

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