Lazio - Lecce come Pescara - Lecce: e se la storia si ripetesse?!
Sono passati alcuni giorni dalla sconfitta di domenica scorsa contro la Lazio. Leggendo i vari social ed anche i commenti che state lasciando sotto ai nostri contenuti, abbiamo intuito che non è ancora finita l’amarezza e la rabbia per quello che è successo in campo.
Noi, però, smaltita già la delusione, da inguaribili ottimisti abbiamo provato a vedere il bicchiere mezzo pieno, perché in fondo è così che va vissuto il calcio.
Siamo amanti dei corsi e ricorsi storici e, per questo, vogliamo ricordavi di un altro 4 a 2 subito dai giallorossi lo scorso anno, nella stagione che poi ha portato il Lecce nella massima serie. Anche in quell’occasione, infatti, ci furono diverse recriminazioni arbitrali, a causa di due espulsioni a danno di Calderoni e Meccariello.
La partita della quale vogliamo raccontare oggi è proprio Pescara – Lecce, giocatasi il 5 Novembre 2018. Quel Lecce era una squadra in salute e stava pian piano scalando le posizioni della classifica. I padroni di casa, invece, erano nelle primissime posizioni della graduatoria e giocavano un calcio divertente e cinico. La partenza, cosi come a Roma domenica, non fu delle migliori ma un grande cuore e un’ottima organizzazione di gioco permisero ai giallorossi di recuperare dal doppio svantaggio, pareggiando il match e portandolo in equilibrio fino ai minuti di recupero. Le due espulsioni, contestate e generose, fecero la differenza ai fini del risultato, con i salentini che in nove uomini non riuscirono a conservare la parità, arrendendosi ad uno scatenato Del Sole, autore di una doppietta. Le analogie a quel match non si fermano solo al risultato, ma riguardano anche il colore di maglia del Lecce, quella sera in blu cosi come all’Olimpico, ed i colori sociali di Pescara e Lazio.
Vi abbiamo rammentato questa partita perché ci sembra giusto ricaricare l’ambiente, dopo la delusione della scorsa gara. Un anno fa come ora, o quasi, dopo la sconfitta con il Pescara, in molti parlavano di salvezza tranquilla come obbiettivo primario per quella squadra, non accorgendosi delle enormi potenzialità del gruppo di Liverani. Oggi non bisogna far prevalere scoramento e delusione, anche perché il gioco è in crescita e la squadra sta sempre più acquisendo i dettami tattici del mister. L’anno scorso quel 4 a 2 ci diede la spinta per prendere il volo ed andare a stupire l’intera cadetteria. Chi lo ha detto che quest’anno non possa accadere di nuovo?!
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