Ariatti: "Lecce? C’è una solidità difensiva e punte di alto livello"
"Il Lecce attacca sempre con molti calciatori. Ne ho contati non meno di 5 o 6 in ogni affondo, anche in caso di ripartenza. Questo è anche il segnale che c’è una solidità difensiva". Parola di Luca Ariatti, ex centrocampista del Lecce, in un'intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno.
L'ex esterno dei salentini spiega: "Coda è un cecchino di prim’ordine e Stepinski lo supporta ottimamente. Ma quando i due vengono avvicendati entrano Falco e Pettinari, ovvero altri due calciatori che vanno considerati titolari. Del resto, se una compagine viene costruita per ambire alla promozione, serve una batteria di punte di alto livello. Nella stagione 2007/2008, nella quale ho centrato il salto di categoria con il Lecce, disponevamo di Tiribocchi, Abbruscato, Corvia e Valdes e tutti furono fondamentali. Sarà così anche nel team attuale perché il torneo è molto lungo e complicato, con tanti turni infrasettimanali. Inoltre, il periodo storico che stiamo vivendo è delicatissimo, con una pandemia in atto che pone ulteriori problematiche e che impone di avere un organico ampio e ricco di soluzioni. È innegabile che il direttore Corvino abbia allestito una rosa di valore assoluto. A questo si aggiunga che Corini è un allenatore bravo e preparato".
Ariatti conclude: "Brescia a parte, i salentini non si sono misurati con gli schieramenti di prima fascia, che sono tali perché vantano una maggiore cifra tecnica rispetto a quelli costruiti per puntare alla permanenza. In B, però, c’è livellamento. Le distanze tra le prime e le ultime non sono abissali. Non ci sono squadre materasso o in grado di ammazzare il campionato. Non darei quindi molto peso alla posizione occupata dagli avversari di turno. Tutti meritano il massimo rispetto da parte di Mancosu e compagni".
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