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Franco Causio è stato intervistato dal Nuovo Quotidiano di Puglia.

Causio sull'Italia

"Il calore del tifo pugliese a Bari è stato trascinante. Il nostro calcio ha bisogno di calore e di fiducia, in un momento nel quale rischia l’abbandono della gente che non può sopportare più tutto ciò che accade negli ultimi anni all’interno di un mondo che va smarrendosi dei vari casi che ne adombrano la vita e rinnegano il senso stesso del ruolo dello sport. 

È stata una partita importante  in un momento nel quale la cosa che contava di più era vincere. La squadra di Spalletti è stata bene in campo. Il tecnico ha gestito i cambi, verosimilmente pensando a martedì, alla gara con l’Inghilterra che sarà un ben altro tipo di impegno e di esame per la nostra squadra. È la partita più importante contro la grande favorita per il primato. Verosimilmente immagino di vedere un’altra squadra e spero in un miracolo a Wembley come è già accaduto in passato, con una grande Italia. 

Sulla qualificazione bisogna avere fiducia. In questo girone oltre all'Inghilterra, ci sono Ucraina e Macedonia. Si tratta di crederci, la via non è sbarrata".

Causio sul caso scommesse

“Mi pare ancora incredibile. Oggi più di ieri, con quello che guadagnano... Ci sono giovani che già prendono 2-3 milioni all’anno e si cacciano in questi guai compromettendo il proprio avvenire ed avvelenando la realtà nella quale sono cresciuti. Bisogna essere malati per fare questo. La cosa fa riflettere sullo stesso malessere sociale che attraversa la nostra realtà nei suoi diversi ambiti. Qui non ci possono essere indugi o comprensioni di sorta. Bisogna far pulizia dell’ambiente in maniera più categorica, intervenire drasticamente. Il nostro calcio va salvato da chi follemente prova a distruggerlo”.

Causio sul Lecce

Ramadani Pongracic

"Udinese-Lecce? La vedrò in televisione, facendo un grande tifo per il Lecce, per la mia città, per la mia terra. Ha tutto per un ottimo campionato. Ci sono giocatori che stanno già lasciando il segno, fra tutti l’attaccante montenegrino Krstovic, che ha innato il senso del gol; un centrocampo autorevole con l’albanese Ramadani. 

La sostituzione di Hjulmand poteva diventare un problema e invece l’albanese si è imposto per qualità tecniche e capacità di tenere in mano le redini del gioco della squadra, ma il centrocampo è completo così come il reparto difensivo dove si temeva la partenza di Umtiti e invece Pongracic ha preso il comando delle operazioni e con Baschirotto forma uno dei tandem difensivi più autorevoli del campionato. 

Gli esterni diventano determinati, sia quelli difensivi, con l’esplosione del Primavera Dorgu, sia quelli che mettono in crisi le difese avversarie e spianano la via al gol. Gli arrivi di Oudin e Sansone hanno conferito maggiore sicurezza sul piano delle disponibilità. D’Aversa si sta confermando capace di mettere bene la squadra in campo e darle un’identità ben precisa. 

L’Udinese è una squadra rifatta e alla quale mancano giocatori importanti. Il Lecce ha tutto per fare risultato in Friuli".

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