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25 agosto 2022. All’aeroporto di Brindisi una folla nutrita di tifosi giallorossi ha accolto l’arrivo di un colpo incredibile per la piazza leccese, un giocatore con un curriculum pazzesco che aveva bisogno di ritrovarsi ed aveva scelto il Salento per farlo. Lo sapete, lo sapete benissimo, stiamo parlando di Samuel Umtiti, una delle colonne portanti della squadra allenata da Marco Baroni quest’anno.

Il difensore ancora di proprietà del Barcellona non si aspettava quell’accoglienza. In Catalogna i tifosi, soprattutto negli ultimi tempi, non erano più affettuosi con lui e Samuel aveva perso il sorriso. Quando ha visto tutta quella gente si è commosso e non lo ha nascosto. Ha lasciato che le lacrime solcassero il suo viso in modo naturale così che manifestassero la gratitudine che stava provando verso un gruppo di sconosciuti che, in piena estate, con 35 gradi all’ombra, avevano preferito l’aeroporto al mare. 

Umtiti è arrivato in punta di piedi. Si è messo a disposizione, del gruppo, della società, dell’allenatore. Ha portato sul campo d’allenamento la sua esperienza, la sua qualità, le sue conoscenze e, cosa più importante, la sua immensa voglia di tornare a sentirsi vivo. Ha atteso il suo momento senza alimentare polemiche. Anche quando i primi soloni del calcio nazionale hanno iniziato a mugugnare ed a parlare addirittura di un suo possibile addio a gennaio, causa mancato utilizzo da parte di Baroni. L’allenatore del Lecce, al contrario, lo ha voluto preservare, schierandolo nel momento giusto, quando Samuel era pronto a riprendersi davvero tutto quello che gli era stato tolto.

La prima all’Olimpico, l’ultima domenica al Via Del Mare, nel mezzo 24 presenze totali e tantissime chiusure azzeccate, infiniti interventi con i tempi giusti e consigli utili ai suoi compagni.

Il classe ’92 ha spronato la squadra nei momenti difficili, si è caricato sulle spalle lo spogliatoio quando la paura ha bloccato le gambe di molti ed è sempre sceso in campo con il coraggio di chi sapeva quanto fosse importante questa stagione, per lui e per il Lecce

Il club salentino è stato fondamentale nella carriera del difensore francese. Chissà come sarebbe andata questa annata senza quell’offerta targata Pantaleo Corvino. Per fortuna Samuel non dovrà mai rispondere a questa domanda e potrà solo ricordare i momenti felici vissuti nel Salento, una terra magica che, come ha detto qualche giorno fa in un intervista, ha fatto ritornare il sorriso sul suo volto.

Domenica il Bologna dovrebbe rappresentare l’ultima gara di Samuel Umtiti con questa maglia. Sappiamo che il Via Del Mare lo saluterà a modo suo, con scroscianti applausi ed un coro che ormai si sente tutte le domeniche e parte spontaneo da ogni settore dello stadio. Non sappiamo, invece, come reagirà Samuel ma abbiamo imparato a conoscerlo e crediamo che anche questa volta non riuscirà a trattenere le lacrime. Lo abbiamo visto pazzo di gioia a Monza. Lui che ha vinto un titolo Mondiale era felicissimo per una salvezza alla penultima giornata, basta solo questo per capire di che uomo abbiamo scritto fino ad ora. 

Lecce è stata occasione, famiglia, rinascita, Ora è il tempo di riprendere a giocare per vincere il titolo e le coppe europee. Senza, però, dimenticare che quel piccolo angolo di paradiso, chiamato Salento, sarà per sempre casa sua. 

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