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Un gol. Solo un gol. A volte basta poco per entrare nel cuore della gente senza uscire più, sebbene poi una rete segnata nel derby non sia mai davvero poco.

Alessandro Conticchio l’11 dicembre del ’99 ha regalato una gioia senza precedenti ai tifosi giallorossi ed è stato eletto, all’unanimità e senza nessun rivale, “Sindaco” per sempre del capoluogo salentino.

Al minuto 18 della ripresa nel derby contro i galletti biancorossi, infatti, l’ex Torino ha ricevuto un pallone difficile da gestire da parte di Luigi Piangerelli. Conticchio, però, lo ha controllato in qualche modo e lo ha scaravantato alle spalle del portiere avversario, infilando la sfera sotto il sette, proprio dove nessuno poteva arrivare.

Alessandro, a dir la verità, non ha segnato solo quel gol con la maglia del Lecce, dato che ha realizzato altre 12 marcature in 149 presenze totali, ossia 5 campionati di Serie A ed uno di B.

Di recente ha rilasciato un’intervista a SuperNews, nella quale ha parlato anche del suo passato e dell’emozione di vestire la maglia giallorossa: 

"Lecce è un capitolo a parte perché lì è iniziata un’altra vita per me. Ho fatto il salto dalla Serie C alla Serie A, sono approdato nella massima serie con la maglia del Lecce e allenato da Cesare Prandelli. Mi sono messo a lavorare con grande umiltà e ho aspettato il mio momento. 

Quando, poi, sono entrato in squadra non ne sono più uscito. Quelli nel Lecce sono stati i miei migliori anni. Dopo l’esordio è arrivato il mio primo gol, poi la vittoria del campionato di Serie B e dopo ancora gli anni delle due salvezze, dove ho segnato 8 gol in due campionati di A. 

Sono stati anni bellissimi, perché ricordo di aver fatto gol alla Juventus, di aver segnato a San Siro contro il Milan e di aver fatto gol nel derby contro il Bari, la “ciliegina” del mio percorso a Lecce e forse il più bel ricordo, l’episodio che ha fatto sì che i tifosi si stringessero a me. Sono diventato indimenticabile per loro, e questa cosa mi inorgoglisce".

Oggi abbiamo voluto parlare di lui perché per un giorno sarà avversario, visto che fa parte dello staff tecnico della Ternana di Lucarelli. Ogni volta che è tornato al Via Del Mare non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione. Lecce è casa sua, Lecce è la casa di chi ha sempre onorato questa maglia. 

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