Mesbah ad una TV Svizzera: "Lecce mi ha permesso di diventare uomo e calciatore"
Nasceva calcisticamente in Svizzera tra le fila del Servette. Qui era un veloce e tecnico esterno offensivo con una propensione per il gol: in 11 partite ha siglato 3 reti quando aveva solo 19 anni. Quando il club ha cominciato ad avere seri problemi finanziari, il calciatore si è trasferito al Basilea. Qui però era uno dei tanti a scaldare la panchina. In due stagioni solo un gol in 11 partite e mai da titolare.
Quando si trasferisce all'Aarau nel 2008 comincia la sua scalata verso il successo. Qui gioca da titolare, l'allenatore e la Società gli danno fiducia e lui li ripaga con prestazioni eccellenti.
Il 2008 è l'anno del Lucerna che però lo gira in prestito all'Avellino: 27 partite, 2 gol. Nella squadra di Campilongo scala di qualche metro e da esterno offensivo si trasforma in esterno di difesa. Qui si gioca con il 4-4-1-1 molto offensivo e tra i compagni di squadra c'erano Ciccio Cosenza, Mario Pacilli e Babù.
Oggi è allenatore dell'U19 dell'Evian, una compagine della Ligue 2 francese, ma nel suo passato Djamel Mesbah, il terzino sinistro tutto tecnica e velocità che ha fatto impazzire le difese avversarie di A e B, è stato anche un calciatore del Lecce. In giallorosso infatti ha trovato la sua consacrazione prima di vestire la maglia del Milan di mister Allegri e Ibrahimovic.
Di recente è stato intervistato da una TV Svizzera dove gli è stato chiesto espressamente della sua esperienza nel Salento. Il giornalista gli ha ricordato di stare "attento perché qui, come sai, vive molta gente che viene da quelle parti...".
Lui ride ma si emoziona quando parla del Lecce: "Lì ho vinto il campionato di Serie B nel 2010 e poi siamo andati in Serie A. Sono fiero di aver vestito la maglia giallorossa, per me è stata una grandissima esperienza dal punto di vista umano e calcistico. Mi ha permesso di fare grandi progressi a livello tecnico e di dimostrare di essere un buon calciatore per il campionato italiano e anche di crescere come uomo".
Poi continua: "Di Lecce ho un bel ricordo anche perché li sono nati i miei due figli e lì ho ancora una casa per le vacanze".
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